Tredicenne morto di meningite, la Asl richiama i ragazzi 'a rischio' per una nuova profilassi

In 50 sono stati invitati in via precauzionale a fare una nuova somministrazione. "Il farmaco precedentemente utilizzato potrebbe non aver funzionato". Si tratta di un farmaco antibiotico / LA MORTE DEL TREDICENNE DI CERRETO GUIDI / L'ADDIO AL PICCOLO GIOVANNI / FOTO / VIDEO

La profilassi alla casa della salute (Gianni Nucci/Fotocronache Germogli)

La profilassi alla casa della salute (Gianni Nucci/Fotocronache Germogli)

Empoli, 11 febbraio 2015 - L'Asl 11 ha comunicato che il farmaco utilizzato per la profilassi attuata dopo un caso di meningite fulminante non avrebbe superato il test d'efficacia, quindi potrebbe non funzionare. La comunicazione è avvenuta a pochi giorni dalla morte di Giovanni Locci, il tredicenne di Cerreto Guidi colpito da una meningite fulminante lo scorso sabato.

L'Asl 11 di Empoli, come riportato dalla stampa e confermato dalla stessa azienda, avrebbe quindi richiamato 50 ragazzini considerati 'a rischio contagio' per una nuova somministrazione, in via precauzionale. Sarebbe stata l'azienda produttrice a comunicare che un lotto del farmaco potrebbe essere 'difettoso'. Secondo quanto si apprende, il farmaco non riuscirebbe ad essere assorbito dal corpo una volta nello stomaco.

Il farmaco che non avrebbe avuto effetto per la profilassi nel caso di meningite è un antibiotico. Lo ha precisato la Asl 11 di Empoli sottolineando tuttavia che l'iniziativa di sottoporre di nuovo a profilassi i ragazzi venuti a contatto con il giovane morto di meningite a Cerreto Guidi è stato solo «a scopo precauzionale» e non ci sarebbero state comunque conseguenze.