"Barriere architettoniche, risolviamo la questione Melio ma senza strumentalizzazioni”

Andrea Poggianti, portavoce di Fdi – An di Empoli interviene: “Il Pd regionale sbaglia ad approvare il piano integrato sulle infrastrutture e la mobilità della Toscana” LA BATTAGLIA DI MELIO IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Iacopo Melio alla stazione

Iacopo Melio alla stazione

Empoli, 21 luglio 2014 – Il portavoce di Empoli Fdi – An Andrea Poggianti è così intervenuto sulla battaglia intrapresa contro le barriere architettoniche da Iacopo Melio, il giovane studente di Lazzeretto affetto dalla sindrome di Escobar. “Il risalto mediatico che Iacopo Melio, con la sua battaglia di "#vorreiprendereiltreno", ha ottenuto in queste settimane, ha certamente contribuito positivamente a riportare al centro del dibattito politico regionale e non solo, un problema ancestrale del trasporto pubblico, quale l'accessibilità dei diversamente abili – esordisce Poggianti - Un problema che non è mai stato affrontato seriamente con un piano attuativo regionale con RFI (Rete Ferroviaria Italiana), il quale garantisse entro un termine essenziale la congruità di tutti i treni. Questa volontà è mancata, è innegabile. Innegabile a tal punto che questo abbondante appoggio sui social network alla causa di Iacopo Melio da parte di tutto il Partito Democratico, sembra rivestire un ruolo catartico ed occultantistico di errori e mancanze compiute nel passato.

Voglio solo sottolineare – prosegue Andrea Poggianti - in particolar modo al Consigliere PD di Empoli Alessio Mantellassi che ha proposto una mozione su tale questione, che essa non è di materia comunale perchè nel 2000, in attuazione della L. 422/1997 (Legge Bassanini), le competenze e le risorse relative al trasporto ferroviario regionale sono state trasferite alle singole Regioni a statuto ordinario. Non solo: alle Regioni sono stati attribuiti anche i compiti relativi alla realizzazione e alle modifiche delle strutture e delle costruzioni, nonché degli interventi in materia di trasporto pubblico di persone diversamente abili, i quali devono perseguire la compatibilità dell’ambiente costruito con la variabilità delle esigenze dei cittadini.

Ribadendo quindi che forse questo tema poteva essere portato in consiglio comunale sotto forma di interrogazione, invece che di mozione, inviterei il Partito Democratico locale ad evitare future strumentalizzazioni di questioni tanto delicate ed a valorizzare le richieste di questa fascia di cittadini, indipendentemente da chi provenga questa richiesta, con umiltà e con minori hashtag.

Ricordo, come già fatto sulla stampa giorni fa dal Consigliere Francesco Gracci, - conclude il portavoce di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazione - che già sul nostro territorio l'ADE, Associazione Disabili Empolesi, aveva sollevato questi problemi, ma non hanno avuto risposta da nessuna istituzione. Se i cittadini, dunque, oggi vogliono trovare il vero colpevole delle mancate strutture che permettano agevolmente ai diversamente abili di accedere sui treni, lo troveranno nel Partito Democratico della Regione Toscana, il quale, continuando nella sua opera a livello dell’approvazione del "Piano Regionale integrato infrastrutture e mobilità della Regione Toscana", ha trascurato seriamente per i prossimi dieci anni, oltre allo sviluppo ferroviario dell'Empolese-Valdelsa, la tematica dell'accessibilità dei disabili ai trasporti pubblici.