"Caro Matteo, sbloccaci il patto di stabilità. Abbiamo 20 milioni pronti da spendere"

I sindaci dell'Unione scrivono al primo ministro

IL GRUPPO  I sindaci dell’Empolese Valdelsa, tutti Pd, di fronte alla sede del partito

IL GRUPPO I sindaci dell’Empolese Valdelsa, tutti Pd, di fronte alla sede del partito

Empoli, 22 novembre 2014 - LA PATTUGLIA dei sindaci dell’Empolese Valdelsa ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi in cui chiedono sostanzialmente di sbloccare il Patto di Stabilità per un importo di 20 milioni di euro con l’obiettivo di realizzare investimenti per strade, scuole e in generale sul patrimonio pubblico. La lettera inizia con un «Caro Matteo» poco istituzionale ma giustificato dalle parole successive, in cui si dice che i primi cittadini della zona sostengono con decisione il «tuo progetto di rivoluzione politica e il tuo percorso di rinnovamento della macchina amministrativa statale».

I sindaci dicono anche di sapere di parlare alla persona che «forse meglio di ogni altra conosce le dinamiche e le problematiche che interessano il modo in cui questo rinnovamento si sta traducendo, in particolare, sul territorio della Provincia di Firenze, con la nascita della Città Metropolitana. Come sindaci dei Comuni dell’Empolese Valdelsa viviamo questo momento con ottimismo, convinzione di aver intrapreso una strada proficua per le comunità che rappresentiamo, e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo per trovare strumenti amministrativi che siano in grado di rispondere alle problematiche in cui versano i nostri territori».

Gli amministratori dicono poi di sostenere la scommessa di costruire una Città Metropolitana «capace di dare soluzioni vere sulle criticità strategiche dello sviluppo locale: infrastrutture, edilizia scolastica, programmazione economica, pianificazione territoriale». I primi cittadini hanno ben chiare «le priorità, e la direzione di marcia nel perseguirle, ma nutriamo serie preoccupazioni su tempi e risorse necessari affinché questi obiettivi si concretizzino». Sono convinti che il processo di revisione della macchina statale prosegua con tempi meno rapidi di quelli richiesti. «Il Patto di Stabilità sta massacrando le possibilità da parte dei nostri Comuni di intervenire prontamente, e con l’incisività necessaria, sul patrimonio pubblico; rischiamo di pagare con l’obsolescenza di questo un tentativo improvvido di recuperare la terribile situazione finanziaria dello Stato. Eppure, è proprio attraverso questo patrimonio pubblico che possiamo intervenire sulla qualità della vita della nostra gente, e cercare di mantenere le condizioni per tentare un riavvio dello sviluppo: le nostre strade, le nostre scuole, sono punti di riferimento imprescindibili per questo obiettivo».

In questo senso nella zona si è scelta la strada della costruzione dell’Unione dei Comuni. «A questo punto, crediamo sia necessario fare un ulteriore passo coraggioso verso le necessità del territorio, per il quale chiediamo il tuo aiuto. Abbiamo stimato la necessità di spendere circa 20 milioni di euro sul territorio dell’Empolese Valdelsa, da destinare al ripristino di condizioni accettabili di strade e scuole. Ti chiediamo di metterci in condizione di anticipare questa spesa, attraverso l’Unione, che ci consentirebbe di uscire dalle logiche stringenti del Patto di Stabilità. Ti chiediamo di farlo, per investire sul nostro territorio e le competenze della sua popolazione, che come sempre ha fatto può aiutare con la sua operosità il Paese a ritrovare la via verso un nuovo futuro». Il punto è quello di ridare speranza e sviluppo a tutta l’area.