Giovedì 18 Aprile 2024

Mattarella e il ricordo degli ex parlamentari empolesi

Il nuovo capo dello Stato nelle parole di Campatelli e Fluvi

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

di BRUNO BERTI

Empoli, 1 febbraio 2015 - «Ricordo un uomo politico non meno duro e tagliente di altri ma mai gratuitamente. Spero che quel tratto di carattere ce l’abbia ancora: gli verrà molto utile nella nuova carica, la più importante dello Stato». L’onorevole Vassili Campatelli, alla camera dal 1992 al 2001, ha lavorato insieme al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando, tra il 1996 e il 1998 (primo governo Prodi) l’ex docente di diritto parlamentare svolgeva la funzione di capogruppo del Ppi a Montecitorio. Il parlamentare eletto nell’Empolese Valdelsa era nella presidenza del gruppo del Pds ed era il segretario d’aula, colui che indica ai colleghi come votare, usando il sistema del pollice alzato, voto favorevole, e del pollice verso, voto contrario. «A Montecitorio capitava che partecipassi, su delega del capogruppo Mussi, alla riunione dei capigruppo, tra cui appunto anche Mattarella, per decidere sui lavori dell’aula.

Non mancavano altre occasioni di incontro, come quando, ad esempio, dovevamo verificare la consistenza dello schieramento di maggioranza. I numeri alla Camera erano risicati e la minoranza adottava talvolta la tattica di cercare di far mancare il numero legale. Naturalmente anche nel lavoro di aula i contatti erano frequenti. Mattarella era molto stimato, e aveva la dote di riuscire a rasserenare gli animi in situazioni turbolente, che non mancavano. E’ un uomo che non alza mai la voce, una dote rara tra i politici».

Nel periodo successivo, quando Mattarella, con il governo D’Alema, entrò al governo come vicepresidente e ministro della Difesa, i contatti forzatamente si diradarono, anche perché Campatelli faceva parte della commissione Bilancio, un po’ lontana dai compiti diretti dell’allora vicepresidente del Consiglio. «Tra i miei ricordi del Mattarella ministro c’è quello di una risposta a una mai interrogazione nel cosiddetto question time. Avevo presentato un’interrogazione sui dazi doganali imposti dagli Usa nei confronti di alcuni nostri prodotti in quella che poi è stata definita la guerra delle banane. Il problema mi era stato sollecitato da un’azienda di Capraia e Limite che produce cere e che si era trovata con un’imposizione che creava molti problemi alle sue vendite negli Stati Uniti. Quella volta per il governo venne a rispondere proprio Mattarella (le risposte dell’esecutivo sono date a nome del governo, non è necessario che ci sia il ministro competente, n.d.r.). Le sue parole furono soddisfacenti, come si dice in questi casi nel gergo parlamentare». Campatelli aggiunge poi una notazione più complessiva sulla figura del dodicesimo Presidente della Repubblica. «La sua elezione mi sembra un ritorno alla politica ‘adulta’ che non pensa ad apparire ma piuttosto alle cose da fare e che ha una sua sobrietà».

C’'è anche un altro ex parlamentare empolese, Alberto Fluvi, che durante la sua permanenza alla Camera dei Deputati, dal 2001 al 2013, ha incrociato colui che sarebbe diventato giudice costituzionale e poi Presidente. «Ho ben impressa nella memoria una caratteristica importante di Mattarella. Era una persona autorevole i cui interventi in aula venivano ascoltati in silenzio», e non è una cosa che accadeva, e accadeva spesso.