E' scontro tra il Pd e La Manif pour Tous

Le critiche del partito all'associazione che difende la famiglia. Dura controreplica LE ACCUSE DI POGGI E FALORNI / LA BANDIERA ALLO STADIO

Manif

Manif

Empoli, 27 febbraio 2015 - E' scontro tra il Pd e il circolo empolese de La Manif Pour Tous Italia dopo l'esposizione, da parte di questa ultima associazione, di una maxi bandiera con il simbolo della famiglia allo stadio. I consiglieri comunali dem Arianna Poggi e Simone Falorni hanno criticato il gesto (leggi l'articolo) e subito non si è fatto attendere la replica de La Manif che esprime "sorpresa e stupore per la protesta contro la semplice e breve esposizione in orario mattutino e senza intralcio di una bandiera con l'immagine di una famiglia. "La legge Scalfarotto non è ancora passata - dicono da La Manif - tuttavia manifestazioni pacifiche vengono bersagliate da attacchi di chi dice di difendere la libertà dei singoli individui. Qualcosa non torna. Recentissimi dati Eurispes riportano che oltre il 60% degli italiani è contrario ad estendere il matrimonio a coppie di persone dello stesso sesso. Siccome è proprio quel che fanno i registri delle unioni civili e il ddl Cirinnà all'esame del Parlamento, per non parlare della diretta trascrizione di nozze estere, possiamo dire che grande maggioranza degli italiani condivide in pieno attività di protezione della famiglia e del matrimonio della Manif".

"In Italia le coppie eterosessuali non si sposano più e il Governo ha appena approvato una legge per accelerare i divorzi. Esiste l’urgenza per l’approvazione delle nozze fra persone dello stesso sesso?", dice ancora La Manif.  La sentenza del Tribunale di Grosseto si vanta di contraddire espressamente tutta la giurisprudenza di Cassazione e costituzionale sul tema del matrimonio e della famiglia. Corte Cassazione ha già dichiarato nel 2012 illegittimità trascrizione nozze omo. Ergo il Comune ha operato contro la legge e la costituzione. Siamo certi che la Procura della Repubblica ricorrerà contro la sentenza come già aveva fatto ed essa sarà smentita dai successivi gradi di giudizio.

"Se due persone - prosegue La Manif - sono omosessuali e decidono di vivere insieme non c’è alcun problema, ci mancherebbe altro. Ed i modi per veder tutelati i loro diritti, come è giusto, ci sono già. Oltretutto non ci pare che nel nostro Paese ci sia questa emergenza, visto che l’Italia è uno dei 10 Paesi più gay-friendly al mondo e i diritti individuali delle persone omosessuali sono già tutelati. Tanto per fare un esempio la Puglia e la Sicilia hanno due presidenti dichiaratamente omosessuali e sono stati votati per il loro programma politico senza guardare al loro privato come è giusto che sia. In definitiva denunciamo il grave clima intimidatorio e discriminatorio contro chi vuole difendere quello che la Costituzione afferma sulla famiglia e sul matrimonio".

"La nostra battaglia _ conclude l'associazione empolese - s’incentra infatti sul diritto inalienabile di ogni bambino e non sul diritto di avere un figlio a tutti i costi, soprattutto ricorrendo all’atroce sfruttamento della donna con la pratica dell’utero in affitto, leso in questo caso sia il diritto della donna che del bambino. Manifestiamo pacificamente per informare la cittadinanza sul fatto che nelle scuole si leggono fiabe gay, sul fatto che ai bambini si parla di teoria del gender. Due persone scoprono la loro omosessualità con gli anni ma andare nelle scuole a presentare due principi azzurri proprio no. E poi l’educazione sessuale è e deve rimanere un monopolio della famiglia non può essere derogata alla scuola. Spesso a scuola dobbiamo portare i soldi per la carta igienica e per le risme di carta, perché mancano soldi. Ma per questi progetti i soldi ci sono. Perché? Concludiamo facendo presente che da quasi un mese abbiamo scritto due volte alla segreteria del Sindaco Barnini per essere ricevuti e affrontare insieme soprattutto le tematiche del gender nelle scuole, tuttavia non abbiamo ancora ricevuto risposta. Chi sono i veri discriminati?".