Istruzioni per sistemarsi (bene) all’estero «Curriculum? Inserite i risultati raggiunti»

Non solo giovani: anche gli over 40 pensano a trasferirsi. I consigli degli esperti

Claudia Innocenti, consulente Eures. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Claudia Innocenti, consulente Eures. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 27 novembre 2015-Sono sempre di più i giovani, e non solo, che si rivolgono ai Centri perl’impiego delle rispettive zone in cerca di informazioni e consigli utili per lavorare all’estero. Molti sono in cerca di un’esperienza professionale e umana di qualche mese, altri invece si preparano ad una scelta di vita radicale, spinti dalla necessità di trovare occupazione al più presto. E non mancano i cinquantenni. Londra, Barcellona e Madrid sono le destinazioni preferite dalla maggior parte dei giovani dell’Empolese Valdelsa. Mentre per gli over 40 la metà più gettonata è la Germania. «Tanti ragazzi si rivolgono a noi per il servizio volontario europeo, altri per un’esperienza alla pari in famiglia - racconta Claudia Innocenti, consulente Eures perl’Empolese Valdelsa - I cinquantenni costituiscono una parte residuale: arrivano a considerare il trasferimento all’estero dopo averle provate un po’ tutte, ma nella maggior parte dei casi non c’è un’effettiva intenzione di trasferirsi. La lingua è l’ostacolo che spaventa di più». E la conoscenza della lingua finisce spesso per essere il principale fattore di rinuncia a trasferirsi anche per i giovani. «È un punto su cui insistiamo molto - dice Grazia Rossi, consulente dello sportello Europa per il Cpi - La conoscenza dell’inglese è fondamentale, considerando che molti paesi dell’Europa settentrionale sono bilingue. Sullalingua non ci si può permettere di essere approssimativi».

Chi è orientato a trasferirsi può fissare un incontro al Cpi per avere una panoramica sulle opportunità lavorative nel paese scelto e ricevere indicazioni sui siti web da consultare. Primo tra tutti Eures, il portale europeo dellamobilità professionale con più di un milione di posti di lavoro in 31 paesi. «Dopodiché è consigliabile fissare un incontro con il Centro per l’Impiego o con un’agenzia di quella città in cui si andrà a vivere - continua Rossi - Attenzione a chi chiede soldi perla ricerca di un’occupazione: è illegale». Il primo passo da fare resta quello di curare nel dettaglio il curriculum vitae e la lettera di presentazione, prestando attenzione al formato. «Quello europeo va bene in molti paesi, ad esempio in Germania, Francia e Spagna - dice Rossi - Nei paesi del Nord Europa e in generale in quelli anglofoni è preferibile ricorrere ad un modello meno schematico e più ragionato, in cui spiegare i risultati raggiunti nella propria carriera lavorativa e non solo elencare le esperienze». A tal proposito al Cpi, gli operatori offrono supporto per la redazione del curricululum e dellalettera di presentazione, sia negli appuntamento individuali che durante i seminari organizzati mensilmente.