Investito e ucciso da auto pirata, i figli sconvolti: "Trovate il responsabile"

Muore pensionato travolto di notte. "Vogliamo parlare con chi ha ucciso nostro padre" LE FOTO DELL'INCIDENTE / L'AUTO E IL PIRATA NON SI TROVANO

Marino Baronti e il luogo della tragedia (Nucci/Germogli)

Marino Baronti e il luogo della tragedia (Nucci/Germogli)

Empoli, 29 giugno 2015 - Soffocati dal dolore e ancora increduli rispetto a quello che è successo: il loro babbo, marito, nonno non c’è più. La famiglia di Marino Baronti, fondatore e anima dell’omonima officina meccanica di Fucecchio che è stato travolto e ucciso da un pirata della strada sabato notte a Bassa di Cerreto Guidi (un altro articolo sulla vicenda è nelle cronache nazionali), fatica a farsi una ragione di questa morte improvvisa e atroce. Alle cappelle del commiato dell’ospedale San Giuseppe di Empoli la processione di amici e parenti è inarrestabile. Marino Baronti era un uomo conosciuto e molto amato da tutti, che ha lasciato un vuoto grande nei cuori dei figli Roberto e Valter, della moglie Luciana, del nipote Alessandro, della nuora Serena. E dei moltissimi amici, a cominciare da quelli che con lui condividevano la passione per la caccia. Dopo che è stato investito, il primo ad accorrere sul luogo dell’incidente è stato il figlio Roberto che abita più vicino rispetto al fratello Valter.

«Il babbo era cosciente - racconta - aveva tante fratture alle gambe ma parlava, rispondeva. Poi siamo andati in ospedale e i medici ci hanno detto che la situazione era grave. Hanno fatto gli accertamenti e il babbo è rimasto cosciente fin verso l’una, sembrava addirittura che stesse un po’ meglio poi la situazione è precipitata e il medico ci ha detto che non riuscivano più a rianimarlo».

In mezzo al dolore affiora la voglia di capire, di trovare un appiglio che serva a spiegare ciò che altrimenti rimane inspiegabile: perché un uomo buono, amato e stimato come Marino Baronti possa essere rimasto vittima di un vigliacco che lo ha travolto ed è scappato. «Se lo avessi davanti - dice Valter Baronti - gli chiederei perché, vorrei delle spiegazioni perché sbagliare si può, ma comportarsi da vigliacchi e scappare non é ammissibile».

«Se a investirlo è stato un ragazzino che ha la patente da poco - gli fa eco il fratello Roberto - o comunque una persona molto giovane e inesperta che si è fatta prendere dal panico ed è scappata, posso anche capire. Non giustificare, ma capire sì. I giovani oggi sono ‘tenerini’, non capiscono le responsabilità. E poi si sbaglia tutti. Ma se si trattasse di un’altra tipologia di persona, di un balordo, uno di quelli di cui si legge sui giornali e si sente parlare alla televisione che era alla guida anche se non poteva più guidare perché gli avevano ritirato la patente o era ubriaco ecco, in quel caso non potrei accettare. Cosí, a caldo, mi verrebbe da invocare per questa persona la più dura delle punizioni possibili». I familiari di fanno anche un appello a chi era presente quando è successo l’incidente affinché se ha visto o ricorda qualche dettaglio utile a identificcare il pirata si rivolga ai carabinieri che conducono le indagini. I funerali di Marino Baronti si svolgeranno a Fucecchio non appena il magistrato competente avrà dato il nulla osta, che è comunque atteso per oggi.

Francesca Cavini