In fuga dalle botte. Scappa e fa arrestare il compagno

L’odissea di una giovane donna maltrattata

Violenza in famiglia. Foto Germogli

Violenza in famiglia. Foto Germogli

Empoli, 28 aprile 2016 - E’ riuscita a fuggire all’ennesima aggressione da parte del suo compagno e a rifugiarsi in un palazzo del centro. Da lì, una volta al sicuro, ha chiesto l’intervento del 113. Per l’uomo, un italiano di 35 anni, sono scattate le manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Dopo l’udienza di convalida e in attesa del processo, il 35enne è stato allontanato dall’abitazione della vittima: nei suoi confronti il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’obbligo di dimora in un altro Comune. L’episodio di violenza,l’ultimo di una lunga serie iniziata nel 2012, si è verificato nei giorni scorsi nel centro di Empoli. Protagonista una coppia che vive in via del Papa da oltre tre anni: secondo quanto ricostruito dalla polizia, il rapporto tra i due era logoro, tant’è che la donna aveva invitato l’ex compagno a lasciare l’abitazione. Una richiesta a più riprese rifiutata dal 35enne che, per andarsene, voleva in cambio un risarcimento per quanto speso negli ultimi tre mesi tra bollette e altre questioni domestiche.

Un clima di tensione negli ultimi giorni aggravato dal fatto che, causa mancato pagamento, era stata disattivata pure l'elettricità dall’appartamento. Un pretesto perfetto per tornare a chiedere denaro e a riprendere con offese e minacce nei confronti della compagna. In maniera più violenta stavolta, mentre si trovavano in cucina e tenendo in mano un coltello. Una scena esasperante che ha spinto la donna, di qualche anno più adulta del compagno, a cercare una via di fuga: con la scusa di andare da un’amica a prendere i soldi, verso le 16 è uscita di casa e, nonostante l’uomo fosse con lei, è riuscita a rifugiarsi all’interno di uno stabile e a chiedere l’intervento della polizia.

Sulla base del racconto della donna, gli inquirenti hanno potuto ricostruire uno scenario in cui il compagno si sarebbe reso protagonista di una serie di episodi di violenza domestica, caratterizzati per lo più da minacce e ingiurie, avvenute soprattutto negli ultimi mesi sempre più frequentemente. Con tanto di referti del pronto soccorso: dal 2012 più volte la vittima si sarebbe rivolta per cure mediche alle strutture ospedaliere a seguito delle botte prese. In una circostanza, più o meno un anno fa, il 35enne, durante una lite, le avrebbe addirittura lanciato un telecomando colpendola in pieno volto e ferendola al naso. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere fiorentino di Sollicciano. Dopo le disposizioni del gip, a quanto appreso, si sarebbe trasferito in un Comune del Pisano a casa di parenti.