In azione la banda dei soldi falsi. «Commercianti, state attenti»

Beffato distributore di tabacchi con tagli da 20 euro

Un poliziotto mostra le banconote fasulle. Foto Gianni Nucci/Germogli

Un poliziotto mostra le banconote fasulle. Foto Gianni Nucci/Germogli

Empoli, 15 dicembre 2015 - Hanno inserito nel distributore di sigarette, una dopo l’altra, ventidue banconote da venti euro. Ricevendo in cambio 440 euro tra pacchetti di sigarette e monete di resto. Niente di strano se non fosse che le banconote utilizzate per l’importante ‘acquisto’ sono palesemente contraffatte, con tanto di scritta ‘facsimile’ stampata sopra. Un trucco escogitato dai truffatori per evitare guai: vista la loro evidente falsità, il possesso di queste banconote non è reato. A fare la brutta scoperta sono stati i gestori dell’edicola tabacchi Mostardini di piazza Toscanini. «Al mattino siamo arrivati e ci siamo accorti che il distributore era vuoto - raccontano - E al momento di riempirlo di nuovi pacchetti e di svuotare la cassa sono saltate fuori le banconote contraffatte, seppur identiche per colore e spessore a quelle ‘vere’». Un’amara sorpresa che ha spinto i proprietari a sporgere denuncia alla polizia. «Subito dopo abbiamo contattato il referente di zona della Federazione italiana tabaccai, così che avvertisse del pericolo gli altri esercenti dell’Empolese e dintorni - spiegano ancora i titolari del negozio - La speranza è quella di evitare ad altri ciò che è accaduto a noi».

L’assalto al distributore automatico di tabacchi, sul quale stanno indagando gli agenti del Commissariato di piazza Gramsci, è avvenuto poco prima delle 23 sotto gli occhi della telecamera che vigila sull’ingresso del negozio e sull’apparecchio posizionato all’interno. E nel quale «mai, da quando siamo aperti, ovvero sei anni, avevamo trovato banconote false», raccontano increduli. Nei filmati si vedono due uomini, uno dei quali con in testa un cappellino, entrambi corporatura robusta e un’età che si aggira sui trent’anni, che per circa un’ora infilano banconote e mettono in borsa spiccioli e pacchetti di sigarette. Un bel gruzzolo, soprattutto in sigarette visto che il distributore restituisce un massimo di tre euro di resto. Le immagini sono al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di risalire agli autori del colpo. Una prima volta a quanto pare nell’Empolese, ma non una novità assoluta in Toscana: qualche caso di banconote da venti euro palesemente contraffatte e utilizzate per beffare i distributori automatici si è verificato nella zona di Arezzo. Intanto i tabaccai presi di mira hanno messo in campo una prima contromisura: «Abbiamo fatto disattivare l’opzione 20 euro dal distributore», spiegano. Così chi vuole acquistare sigarette può inserire banconote di ogni taglio, tranne quelle ‘incriminate’ da venti euro.