Venerdì 19 Aprile 2024

Il regime scricchiola

Il commento di Cesare De Carlo

Cesare De Carlo

Cesare De Carlo

XI JINPING non vorrebbe fare il Gorbaciov, cioè rimanere sepolto sotto le contraddizioni del suo riformismo. E per dimostrare che non c’è rottura con il passato maoista, almeno non sul piano istituzionale, ieri alla Grande Parata indossava la tuta del Grande Timoniere.

I pochi ospiti illustri (c’erano Putin e qualche tirannello latino-americano) ne sono rimasti incuriositi. Quale messaggio voleva inviare nel giorno delle celebrazioni sulla piazza Tienanmen?

Un messaggio semplice:

a settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale,

a quasi cinquanta dalla rivoluzione culturale, a trenta dall’avvio dell’esperimento economico voluto da Deng Xiaoping e destinato ad arginare la fallimentare pianificazione di scuola marxista, la Cina rimane comunista. Come lo era sotto Mao. E dunque partito unico, censura, repressione, eccetera. Che in questa cornice si sia sviluppata un’economia di mercato che per sua natura è pluralistica e competitiva, rimane un paradosso. Solo in Cina poteva accadere. Solo in una società filosoficamente legata al pragmatismo confuciano. E solo mantenendo solido, a differenza di quanto tentò di fare Gorbaciov, il controllo politico sulla vita pubblica e privata dei cittadini.

 

INSOMMA perestroika senza glasnost. Ma ora quel controllo appare meno compatto. Nel senso che il riformismo di Xi con il riorientamento delle priorità economiche, la lotta alla corruzione e alla vecchia nomenklatura, l’enorme indebitamento, tutto questo proietta una sensazione di incertezza. E l’incertezza ha la sue radici nei crolli di borsa, nei 5 trilioni di dollari bruciati in dieci giorni, nella svalutazione dello yuan-renminbi, nel dimezzamento della crescita. Secondo il regime essa si aggira attorno al 7 per cento del pil. Secondo analisti americani sarebbe la metà. Meno auto, meno frigo, meno telefonini rischieranno di riaccendere le aspirazioni di libertà?

La Cina ha un reddito procapite sette volte inferiore a quello euro-americano. Di qui l’aggancio di Xi al passato.

I missili intercontinentali esibiti ieri si sono combinati con l’annuncio della riduzione di 300mila soldati. Basterà il patriottismo militare a compensare le delusioni del patriottismo economico? ([email protected])