Il Pd e la Città metropolitana. "Proposte forti per vincere"

La ricetta del segretario per l’Empolese Valdelsa nel nuovo ente

Enrico Sostegni, presidente Commissione Sanità Consiglio regionale Toscana (repertorio)

Enrico Sostegni, presidente Commissione Sanità Consiglio regionale Toscana (repertorio)

Empoli, 15 novembre 2014 - E’ FISSATA per stamani alle 9 alla casa del Popolo di Cerreto Guidi l’assemblea territoriale del Partito democratico Empolese Valdelsa dal titolo “Unione dei Comuni e Città Metropolitana: le priorità dell’Empolese Valdelsa”. Per capire meglio quali saranno le questioni all’ordine del giorno abbiamo chiesto al segretario di federazione Enrico Sostegni che introdurrà l’assemblea.

– Quali temi saranno affrontati nell’assemblea e quali pensa che siano le nuove sfide del nostro territorio in questa nuova configurazione?

«L’assemblea ha proprio lo scopo di fare il punto della situazione, discutere e far capire ai cittadini le caratteristiche e le priorità di questo nuovo assetto territoriale. Parleremo anche di politiche e servizi pubblici, nonché degli atti programmatici e costitutivi dell’amministrazione».

– Nel passaggio dalla provincia alla Città metropolitana saranno diversi anche gli organi amministrativi e i loro equilibri. Quali saranno i punti di forza su cui far leva per far valere gli interessi dell’Empolese Valdelsa?

«Sì, gli organi della Città Metropolitana saranno molto diversi da quelli della Provincia, e fare un parallelismo fra i due è piuttosto difficile. Sicuramente l’Empolese Valdelsa farà sentire la sua voce attraverso proposte politiche forti e valide. Questo nuovo assetto permette la creazione di un territorio vasto e coeso in cui i comuni non ragioneranno più in termini di contrapposizione ma in quelli di collaborazione e cooperazione. L’empolese Valdelsa vuole essere parte attiva di tutte le opportunità che questo comporta».

– La nomina a vice sindaco di Brenda Barnini sarà garanzia dell’ampio margine di manovra dell’Empolese Valdelsa all’interno della Città?

«Certamente la carica della Barnini sarà un contributo importante in questa direzione, ma non basterà per assicurare al nostro territorio il ruolo proattivo che vogliamo che abbia. È necessario che ci sia un lavoro di squadra, che tutti i nostri consiglieri collaborino fra loro e con il vice sindaco».

– Un’ultima domanda. Dopo l’inchiesta de La Nazione sui premi ai dirigenti regionali, il presidente della regione Enrico Rossi si è espresso in modo chiaro contro quest’abitudine. Qual è la sua posizione in merito?

«E’ innegabile che alcuni premi assegnati ai dirigenti regionali siano sproporzionati rispetto alle loro effettive responsabilità. Altri dirigenti – per esempio quelli comunali – hanno uguali oneri ma non sono ricompensati con somme così ingenti. Condivido la posizione presa da Rossi, che spero sarà riconfermato presidente, anche se temo che la sua capacità di azione possa essere piuttosto limitata». di CARLOTTA CACIAGLI