Il castello di Oliveto opera di Brunelleschi. L’ipotesi di Ricci rilancia Castelfiorentino

Il professore è tra i massimi esperti del grande architetto

Il castello di Oliveto a Castelfiorentino.

Il castello di Oliveto a Castelfiorentino.

Castelfiorentino, 20 novembre 2015 - LA SCOPERTA del professor Massimo Ricci, massimo esperto di Brunelleschi, sta portando una ventata di nuove idee e progetti al Castello di Oliveto e non solo. Il nome di Filippo Brunelleschi - che secondo il professor Ricci ha progettato l’edificio - sta attirando come una calamita la curiosità di decine di esperti e agenzie turistiche, anche fuori d’Italia. «In tanti hanno accolto questa novità con stupore e piacere – conferma Sandro Bertelli, direttore della struttura da venti anni –. Avevamo già eventi aperti al pubblico legati all’enogastronomia, ma questa scoperta del professor Ricci cambia le cose».

E sono in molti a pensare che sia destinata a cambiarle in meglio sia per il castello che per Castelfiorentino, il cui potenziale turistico si arricchisce in questo modo di una perla architettonica firmata dal genio di Brunelleschi, celebrato in tutto il mondo. «La notizia è emersa pochi giorni fa – continua Bertelli –. Ma con il Comune stiamo già pensando ad una serie di progetti. Il nostro intento è di inserire il Castello in un percorso turistico di interesse storico e culturale, legandoci anche agli itinerari della via Francigena che ci lambisce». La scoperta della paternità progettuale del Castello arriva da lontano, quando alcuni frequentatori appassionati di storia notarono alcuni indizi legati allo stile di Brunelleschi.

«Questo ci ha messo una pulce nell’orecchio. Abbiamo voluto approfondire fino a contattare Massimo Ricci per capire se davvero Brunelleschi avesse progettato la fortificazione». Ricci, esperto del Forum Unesco «University and Heritage» di Valencia e di fatto uno dei maggiori studiosi al Mondo della Cupola del Brunelleschi, ha avviato le ricerche un anno fa, rilevando una serie di indizi inequivocabili. «In primis – ha detto Ricci che domani alle 16 presenterà il suo studio al castello – la conformazione strutturale del Castello, consona alla sua architettura. In secondo luogo il materiale utilizzato, che non era la pietra, bensì mattoni, un materiale per l’epoca innovativo e che Brunelleschi stava utilizzando per realizzare la Cupola di Firenze«. Infine, un altro indizio significativo: Puccio Pucci, costruttore del Castello, conosceva molto bene Filippo Brunelleschi»