I cinque punti caldi dello spaccio, la droga arriva anche a Serravalle

Ecco come albanesi e nordafricani si dividono il mercato

Operazione antidroga della Polizia. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Operazione antidroga della Polizia. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 21 novembre 2015 - Ci sono i nordafricani con le ‘leggere’, marijuana e hashish, in qualche caso eroina. Droghe da scambi veloci, all’aria aperta nella maggior parte dei casi. Una stretta di mano, due parole scambiate seduti sulla stessa panchina. Di notte e di giorno. Una pacca sulla spalla e ‘arrivederci alla prossima’. E poi ci sono gli spacciatori dell’Est Europa, gli albanesi: sono quelli della cocaina, amanti dei luoghi chiusi, locali e appartamenti. In centro e periferia. Case dello spaccio dove il via vai è continuo. Anche perché, per i clienti migliori c’è pure l’opzione consegna a domicilio.

A ognuno il suo mercato, le sue dosi da preparare con attenzione e le sue piazze. Per le droghe leggere quelle pubbliche, in molti casi parchi e strade, dove ormai rollarsi una canna non fa nemmeno più notizia. I prezzi sono abbordabili: 5 euro, anche meno, per una stecca di fumo e se di euro ne spendi 10 scatta un tre per due da grandi offerte al supermarket. E’ il ‘Mariambini’, il cuore del mercato. Vicinissimo al centro, privacy garantita dal buio, la sera, e dalla fama poco raccomandabile che tiene lontani i più, di giorno. Il giro scatta nella tarda mattinata o al massimo nel primissimo pomeriggio. Giusto il tempo di riprendersi dalle notti brave, dove al lavoro si alternano sbronze, zuffe e chiarimenti a volte animati.

Restando in tema di parchi lo spaccio tocca Serravalle, il grande polmone verde della città, frequentatissimo in notturna. Un’area dai due volti: famiglie e passeggiate di giorno, sbandati col buio. In cerca di una dose, protetti dagli alberi, per regalarsi momenti di evasione a basso costo. E alto rischio. Il tutto passando per via Barzino dove ha sede il Sert e dove è difficile stare tranquilli. Tra chi vende e chi compra, impaziente di farsi: e a raccontarlo sono le siringhe abbandonate nella zona. Dal nuovo al vecchio, restando sempre in tema di Servizio tossicodipendenze: tra i punti caldi dello spaccio in città c’era e c’è piazza XXIV Luglio dove il Sert era di casa prima del trasferimento e dove gli amanti del genere si danno abitualmente appuntamento anche a metà pomeriggio. Mentre ci sono location da sabato sera come piazza Matteotti nel fine settimana, soprattutto lato via Rozzalupi, gettonatissima dai giovanissimi in cerca di un po’ di relax da canna. La droga c’è, in città.

Non sarà un’emergenza evidente come le raffiche di furti che ogni giorno ci troviamo a raccontare, ma c’è. Più silenziosa. Talvolta nascosta tra quattro mura, come nel caso di appartamenti del giro o più lontani, nella zona delle case popolari a Ponte a Elsa. Lì gira la cocaina, la droga da portafogli più ‘gonfi’. C’è chi suona il campanello, chi per segnale sceglie dell’altro. Chi invece da cliente diventa a sua volta spacciatore, comprando quei grammi in più per gli amici fidati che poi diventano l’anima della festa. O forse meglio dire del festino. Con la ‘Empoli bene’, etichetta vintage ma sempre in voga, cui la coca arriva a domicilio, senza muovere un dito. Insomma, il giro c’è. E spesso entra anche nelle scuole, dove i giovanissimi ‘arrotondano’ cedendo qualche dose (e il blitz al Ferraris ne è la prova) e nei locali. Ma questo fuori Empoli, a qualche chilometro: nel fine settimana basta chiedere e spacciatori, talvolta armati, sono pronti ad accontentare chiunque abbia voglia di sballo.