Guardia medica, la rivoluzione. L’assistenza diventa (più) continua

Dal 1° dicembre il paziente potrà telefonare o recarsi all’ambulatorio

Guardia medica (fotocronache Germogli)

Guardia medica (fotocronache Germogli)

Empoli, 26 novembre 2015 - L’assistenza medica continuativa – meglio nota come guardia medica – diventa più accessibile e integrata con gli altri servizi sanitari dell’Asl 11. La riorganizzazione entrerà in vigore il 1° dicembre. A spiegarne le novità sono stati ieri mattina, alla sede dell’Asl di via dei Cappuccini, il direttore della rete territoriale Nedo Mennuti, Loredana Lazzara, medico della medicina territoriale e i medici Angelo Scaduto, Fabrizio Peruzzi e Alessandro Bonci. «Questo nuovo modello ci avvicina alle norme della medicina generale europea – ha dichiarato il direttore Mennuti –, permette la presa in carico del paziente 24 ore su 24 e ci consente un’attenzione territoriale e puntuale». Un’assistenza sanitaria, insomma, che non dimentica il paziente una volta dimesso dall’ospedale ma che intende sviluppare una solida rete di supporto. E cosa cambia nel concreto nel servizio di guardia medica? «Gli orari sono gli stessi: tutti i giorni dalle 20 alle 8, il sabato e i prefestivi dalle 10 alle 20 e le domeniche e i giorni festivi dalle 8 alle 20 – ha spiegato Peruzzi –.

La differenza è che le sedi delle guardie mediche saranno organizzate per Aft, ovvero per Aggregazioni funzionali territoriali. Ogni cittadino sarà affidato alla guardia medica del proprio presidio territoriale e avrà un ambulatorio di riferimento». Basterà chiamare, come in passato, il numero 05719411 e si verrà messi in contatto con la guardia medica dell’Aft nel quale il cittadino risiede. Ma oltre all’assistenza telefonica e le visite a domicilio organizzate per Aft, verrà messo a disposizione un altro il servizio : l’attività ambulatoriale. «Per ogni zona ci saranno contemporaneamente due guardie mediche operative – ha spiegato Bonci – una che rimarrà in ambulatorio e l’altra che effettuerà le visite a domicilio. Questo evita che il cittadino aspetti davanti all’ambulatorio per ore il ritorno della guardia medica». Una copertura maggiore che evita attese e tempi morti: «Questo garantisce una miglior cura dei pazienti cronici, bisognosi giorno e notte», ha aggiunto Scaduto.

Ma i potenziamenti sono anche altri. «Tutti i medici dell’Aft potranno avere accesso, se il paziente lo consentirà, alle cartelle mediche dei cittadini che si recano alla guardia medica per l’assistenza – ha chiarito Mennuti – Questo fa sì che guardie mediche e medici di famiglia lavorino in team e possano conoscere la persona che hanno davanti». La prima Aft ad avere la possibilità di usufruire di questa condivisione di dati sarà quella di Montelupo, Vinci, Capraia e Limite, ma nell’arco di pochi mesi verrà estesa alle altre zone. «E’ un’ organizzazione è sperimentale – ha concluso Mennuti – e siamo pronti ad aggiustare il tiro per risolvere eventuali criticità».