Svaligiata la villa del presidente della sezione Empolese-Valdelsa di Confindustria

Gioielli, contanti, l’intera collezione di orologi antichi e una Beretta calibro 9

Simone Campinoti (Fotocronache Germogli)

Simone Campinoti (Fotocronache Germogli)

Empoli, 24 ottobre 2014 - SVALIGIATA in pieno giorno la casa del presidente della sezione territoriale Empolese Valdelsa di Confindustria Firenze, Simone Campinoti. Una banda organizzata è riuscita ad introdursi all’interno della villa sulle colline sopra Villanova, nel comune di Montespertoli, smontando una finestra di una camera da letto. Il blitz è avvenuto intorno alle 13 di mercoledì, quando in casa non c’era nessuno. I banditi sono riusciti a disattivare il sistema di allarme e ad agire indisturbati portando via gioielli, soldi contanti e l’intera collezione di orologi antichi che Campinoti teneva custodita dentro una cassaforte, che i malviventi hanno aperto servendosi di un flessibile.

Dall’abitazione è stata trafugata anche una pistola beretta calibro 9 e diverse munizioni che l’imprenditore deteneva regolarmente. L’amara scoperta è stata fatta soltanto in tarda serata quando la famiglia ha fatto rientro a casa dopo il lavoro. Le stanze a soqquadro, i segni d’effrazione e i ricordi di una vita svaniti nel nulla. Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri che stanno già seguendo una pista. Nello stesso giorno sono stati rilevati altri quattro furti in abitazione sempre sulle colline di Montespertoli: il sospetto è che ad agire sia stata la stessa banda senza scrupoli. Campinoti da parte sua si dice molto dispiaciuto soprattutto per la perdita di valori affettivi, in particolare di un orologio che era appartenuto a suo padre. Tuttavia il presidente trova la forza di lanciare un messaggio: «Sono una delle tante vittime di questa criminalità organizzata che ogni giorno turba la tranquillità dei cittadini. Facciamo squadra, reagiamo, non ci facciamo intimorire e diamo una mano alle forze dell’ordine che quotidianamente svolgono un lavoro encomiabile nonostante le poche risorse a loro disposizione».