Maxi furto dal dentista, rubati strumenti chirurgici e medicinali

Colpo da 30-40mila euro ai danni di un noto odontoiatra. Le indagini

Un dentista (foto Ansa)

Un dentista (foto Ansa)

Empoli, 23 settembre 2014 - E’ TORNATA a colpire, a Fucecchio, quella che sembra essere una banda di malviventi specializzati in materiale sanitario. Dopo i furti di qualche mese fa alla farmacia dell’ o spedale San Giuseppe di Empoli e alla farmacia Lera di Cappiano dove sono stati asportati medicinali per un importo di circa 50 mila euro, i soliti ignoti nelle utlime ore hanno visitato un noto studio dentistico fucecchiese, quello del dottor Giosuè Cino, in via de’ Cadolingi 46.

IL  CLAMOROSO colpo è stato messo a segno probabilmente nella notte fra domenica e luned ì . I banditi , agendo con grande circospezione per non allarmare i numerosi residenti dell’area, ha nno forzato un finestra che si affaccia proprio sulla strada e sono penetrat i all’interno dove, pare con notevole competenza e sapendo bene cosa cercare , ha nno letteralmente svuotato l’ambulatorio. Spariti i m allipoli, cioè le dotazioni e i ferri chirurgici, tutto il materiale da chirurgia orale, le paste per le otturazioni e persino i calchi per le protesi .

Per rubarlo, il trapano è stato pazientemente smonta t o pezz o per pezzo. Pochi i farmaci custoditi dal dentista o, giusto quelli per le anestesie e la disinfezione, che comunque sono andati a far parte del ricco bottino insieme ai kit chirurgici sterilizzati, il tutto per un valore che per il momento viene valutato fra i 30 e i 40 mila euro. Ad accorgersi del furto è stato i l dentista, ieri mattina, al momento di aprire l’ambulatorio: « Sembrava fosse stato fatto un trasloco racconta turbato l’odontoiatra — salvo che per la poltrona per i pazienti, rimasta al suo posto forse perché troppo ingombrante e difficile da trasportare » . Il dentista ha avvertito i carabinieri che sono intervenuti per i rilievi e le prime indagini . I sospetti, come per il furto alla farmacia di Cappiano, per il momento si indirizza no verso qualche clan , almeno in parte formato da stranieri , in grado di trasferi re il bottino, altamente specialistico i n paesi stranieri dove questi materiali e i farmaci sono merce rara e si pagano a peso d’oro. Forse sono stati asportati anche dei ricettari utilizzabili per acquistare specialità altrimenti non reperibili senza ricetta.