Folla per l’ultimo saluto a Gino. In Collegiata il funerale di Terreni

L’uomo e l’artista lasciano un ricordo incancellabile per tutti

I funerale di Gino Terreni in Collegiata. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

I funerale di Gino Terreni in Collegiata. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 01 dicembre 2015 - Una cerimonia semplice e allo stesso tempo carica di emozioni. Quelle tipiche di un saluto, un addio, che non vorresti dare. Le stesse, forti e autentiche, che Gino Terreni, scomparso sabato scorso all’età di novant’anni, ha saputo comunicare attraverso le sue opere. Una produzione ricca fatta di xilografie, dipinti, sculture e anche monumenti, come quello ai martiri della strage del Padule di Fucecchio, esposto a Castelmartini di Larciano, comune di cui era cittadino onorario. Come pure a Montaione. Ieri la sua Empoli ha reso omaggio al maestro, partigiano e Cavaliere della Repubblica, in una Collegiata di Sant’Andrea affollata dagli amici di sempre. A partire dai ‘colleghi’ che come lui hanno scelto la via dell’arte, tra tutti Eugenio Taccini. Il giorno del patrono della città, quest’anno, è stato diverso, un Sant’Andrea nel segno del ricordo più che della festa. Accanto alla famiglia, alla moglie Delia, ai figli Leonardo e Sabrina, alla nuora Elisabetta e al genero Sauro, alle nipoti Giulia, Elena e Rachele e ai loro compagni, si sono stretti i parenti più vicini e gli amici più cari. Con loro anche le istituzioni cittadine: nessuno è voluto mancare alla cerimonia officiata da don Guido Engels, il proposto della Collegiata. A rendere omaggio al maestro Terreni, il sindaco di Empoli Barnini, con lei il presidente del consiglio comunale Roberto Bagnoli, gli assessori Caponi e Biuzzi, ma anche sindaci in arrivo da altri comuni del circondario. In piazza Farinata degli Uberti e poi in chiesa c’erano Giuseppe Torchia per Vinci, Giacomo Cucini per Certaldo e Paolo Pomponi e Lisa Amidei (vicesindaco) rispettivamente per Montaione e Larciano, Comuni di cui l’artista scomparso era appunto cittadino onorario. Centinaia le persone presenti in Collegiata: tra loro anche Padre Romeo Piroli. Oltre ai gonfaloni della Città di Empoli e del Comune di Larciano erano all’altare anche le bandiere e i gonfaloni di Aned, Anpi e Associazione Combattenti e Reduci di cui Terreni era presidente onorario di Empoli. Perchè Gino Terreni era una persona e una personalità di grande spessore e dai molteplici impegni: contesti importanti, densi di valore e di valori. Era Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici, nominato nel 1999, e accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, delle Muse e degli Incisori d’Italia. Con le sue opere esposte tra l’altro anche alla Galleria degli Uffizi o alla Collezione vaticana. Ricordi e testimonianze del suo vivere e leggere il mondo cui guardare per ritrovarne l’essenza, adesso che il maestro riposa al cimitero della Misericordia di Empoli.