Espulso dalla città, torna e scatena una rissa

Denunciato un 38enne dopo un parapiglia con gli agenti della Polfer

Un controllo della Polfer alla stazione di Empoli. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Un controllo della Polfer alla stazione di Empoli. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 5 maggio 2016 - In barba a un obbligo di firma stabilito a Napoli e a un foglio di via già emesso a suo carico, è tornato a Empoli, ha preso a pugni un uomo e opposto resistenza a un agente della polizia ferroviaria. Guadagnandosi una denuncia per lesioni, inosservanza del foglio di via e resistenza a pubblico ufficiale. Protagonista della vicenda avvenuta a due passi dal comando della Polfer empolese guidata dal sostituto commissario Giovanni Augello, un 38enne campano con precedenti legati agli stupefacenti. L’uomo, non è chiaro il motivo, ha preso a pugni un’altra persona che si trovava a passare nei paraggi. Una zuffa in piena regola interrotta dall’intervento tempestivo degli agenti della polizia ferroviaria, richiamati da urla e schiamazzi. Il 38enne, non contento del parapiglia scatenato in pieno giorno, ha continuato a dare in escandescenze, dando del filo da torcere agli stessi agenti. Una mattinata ‘brava’ insomma, costata al suo protagonista la denuncia e alla zona della stazione l’ennesimo episodio di degrado. Non certo l’ultimo, è facile immaginare, visto che quotidianamente in particolare piazza don Minzoni è frequentata da nomadi e nullafacenti, il più delle volte pronti a seminar zizzania in preda ai fumi dell’alcol.

E’ di pochi giorni fa l’intervento al bar Viti degli agenti del commissariato diretto da Francesco Zunino: all’interno del locale sulla piazza che di fatto accoglie pendolari e visitatori in arrivo in treno, un giovane di colore stava facendo baldoria, creando non poco scompiglio tra urla e minacce anche nei confronti dei gestori. La notte tra il primo e il 2 maggio invece in piazza don Minzoni fecero tappa i carabinieri del Radiomobile di Empoli. A rivolgersi alle forze dell’ordine il personale addetto alla chiusura della sala di aspetto dello scalo empolese: verso le 2, un uomo, ospite non autorizzato, non voleva saperne di lasciare quella stanza scelta come rifugio per la sua notte da senzatetto.