Empoli, 27 agosto 2014 - «TUTTA Italia ci dà già per retrocessi, ma anche un anno fa nessuno scommetteva sulla promozione in serie A». E’ Maurizio Sarri l’eroe della piazza. Il tecnico azzurro sale sul palco in mezzo all’urlo della folla. Saluta, sorride, arriva quasi a commuoversi. Il tecnico è il condottiero chiamato a guidare il suo Empoli verso la salvezza nel decimo campionato di serie A della storia azzurra. Il popolo empolese lo acclama a gran voce e lui ci mette un attimo a suonare la carica. «Voi — dice rivolgendosi ai tanti tifosi presenti ieri sera in piazza Farinata degli Uberti — siete quelli che ci sono stati vicino anche nei momenti di difficoltà. Ora dobbiamo trovare il modo di ripagarvi».
LA PRESENTAZIONE dell’Empoli è stata un successone. Tante persone sono accorse in piazza per assistere alla sfilata dei giocatori sul sagrato della collegiata. Un bagno di folla per quelli che saranno i protagonisti del prossimo campionato. Sarri è stato senza dubbio il più applaudito, ma in mezzo a cori e fuochi d’artificio sono arrivate ovazioni anche per tutti gli altri giocatori. «Mi ricordo di due stagioni fa — ha spiegato il capitano Davide Moro — quando andai a parlare sotto la Maratona dopo la finale persa col Livorno per salire in A. Fu un momento emozionante, ma anche difficile. Dopo quella sconfitta ci siamo guardati in faccia e con la forza del gruppo siamo riusciti a ripartire. Ci siamo compattati nei momenti di difficoltà e questo è stato il nostro segreto. Ora andiamo ad affrontare un altro campionato di serie A. Sarà una battaglia, ma ce la metteremo tutta per vincere ancora e ottenere la salvezza».
Massimo Maccarone, altro eroe azzurro, parla invece del momento in cui tutto è cominciato. «Mi ricordo della finale dei play-out per non retrocedere — dice — e della vittoria che ottenemmo sul Vicenza. Nessuno avrebbe immaginato di essere qui, ma questo è stato un percorso straordinario. Sarà la mia prima volta in serie A con l’Empoli e sono orgoglioso di questo, perchè questa è la maglia con la quale voglio chiudere la carriera e questa è la città dove resterò a vivere quando avrò smesso di giocare».
Il resto è festa grande. Durante la serata sono state anche presentate le nuove maglie. A farlo c’erano quattro grandi ex azzurri che di serie A se ne intendono, Gianluca Berti, Rosario Guarino, Carmine Esposito e Antonio Buscè. Quattro bandiere per augurare agli azzurri buona fortuna.