Calcestruzzo di cattiva qualità. Ecco perché lievitano i costi dell'ospedale

Lavori al San Giuseppe: sotto accusa i materiali usati al blocco H ALTRI DUE MILIONI PER I LAVORI AL SAN GIUSEPPE

Operai  al lavoro al San GiuseppeIl cantiere dell’ospedale

Operai al lavoro al San GiuseppeIl cantiere dell’ospedale

Empoli, 27 febbraio 2015 - DI QUANTO è cresciuto il costo dell’ospedale di Empoli da quando sono iniziati i lavori nel 2012? La cifra esatta è 4milioni 834mila e 123 euro, tanto che si è passati dai 27milioni e 370mila euro previsti nello studio di massima del 2011 agli oltre 31 milioni di adesso (a voler essere precisi 31 milioni 663mila 531 euro).

La domanda di apertura ci sembra legittima dopo che nell’edizione di ieri «La Nazione» ha riportato in esclusiva la notizia degli oltre 2 milioni e 700mila euro (senza contare le maggiori spese tecniche che fanno lievitare la cifra intorno ai tre milioni) che serviranno per completare la «parte nuova» dell’ospedale e in nello specifico in blocco E (mensa centralizzata e zona commerciale) e parte esterna del blocco H, cioè la parte vecchia dell’ospedale. Cifra che fa parte di quei quasi 5 milioni in più di cui parlvamo in apertura. A dirci tutto questo è la delibera numero 38, firmata dal direttore generale dell’Asl 11 Monica Piovi lunedì scorso. Un atto gravido di informazioni circa gli «imprevisti», definiamoli così, che hanno caratterizzato la storia del progetto di ristruttuazione e ampliamento dell’ospedale San Giuseppe di Empoli e che ci dice, in sostanza, perchè è lievitato il costo. Nella stessa delibera infatti si ripercorre anche la storia degli altri due «imprevisti». Da circa due anni il blocco H è stato sgombrato. Sapete il perché? Nel 2012 fu accertato che servivano maggiori interventi di consolidamento, perché il calcestruzzo era di qualità peggiore nelle strutture portanti in elevazione (travi e pilastri), «con la conseguente necessità di intervenire – si legge nella delibera numero 38 – in maniera più consistente e invasiva sugli elementi strutturali dell’immobile».

Un elemento, quello del calcestruzzo di bassa qualità, con cui l’Asl 11 di Empoli si è già confrontata per l’ospedale di Castelfiorentino e forse anche per questo si decise di intervenire in maniera più consistente. Lo sgombro del blocco H ha reso necessario la predisposizione di nuovi ambienti nei blocchi A, B, C, D e G del «San Giuseppe» dove sono state trasferite tutte le attività provenienti dal blocco H. Fin qui il cosiddetto «atto aggiuntivo numero 1». Costo un milione di euro e spiccioli. Nel 2013 però arriva l’atto aggiuntivo numero 2. Il motivo? In parte per la realizzazione di quei nuovi ambienti nei blocchi dall’A al G per ospitare i servizi del blocco H ma anche «per ulteriori opere complementari – si legge ancora nella delibera – resesi necessarie a seguito dell’imprevedibile rinvenimento di elementi in amianto». Costo totale dell’atto aggiuntivo numero 2 circa 617 mila euro comprensivi anche di alcuni lavori per l’adeguamento degli ascensori alle normative. I dettagli dell’atto aggiuntivo numero 3 sono storia di lunedì scorso. All’Asl 11 sperano di fermarsi qui.

Luca Calò