Chiude il calzaturificio "Pakerson", a rischio 64 posti di lavoro

L'allarme della Cgil: "La prioprietà ha cambiato il nome della ditta senza avvisare". Previsto un incontro, sospeso o sciopero del 16 maggio

Operai della "Pakerson" al lavoro (Germogli)

Operai della "Pakerson" al lavoro (Germogli)

Empoli, 13  maggio 2016 - Giorni di tensione e di angoscia per i 64 lavoratori del calzaturificio "Pakerson" di Cerreto Guidi ( Firenze).  La Filctem Cgil di Firenze in una nota comunica, tramite la propria responsabile dell'Empolese Silvia Mozzorecchi, che l'azienda «ha comunicato la cessazione dell'attività nello stabilimento di Cerreto Guidi in cui sono occupati 64 lavoratori».

L'impresa, dice sempre Mozzorecchi, nei giorni scorsi «senza alcun preavviso ai lavoratori e al sindacato, aveva cambiato nome in 3 D Feet Line Srl». L'azienda ha aperto una procedura di mobilità e la Cgil ha chiesto un incontro. Lunedì 16 maggio i lavoratori faranno sciopero nell'ultima ora della mattina e nella prima del pomeriggio. L'azienda appartiene alla famiglia Brotini: nel management ci sono i fratelli Andrea e Antonio, quest'ultimo già presidente del cda di Firenze Fiera, e Gabriele, figlio di Antonio, in passato presidente dei Giovani di Confindustria Firenze.

Nel pomeriggio la Filctem Cgil Firenze ha comunicato di aver «ricevuto la convocazione da parte dell'azienda per iniziare la discussione in merito alla procedura di mobilità per cessazione attività». Il sindacato, che aveva inizialmente convocato una conferenza stampa e uno sciopero per lunedì 16 maggio, ha al momento sospeso la protesta, che potrebbe riproporre più avanti a seconda di come andrà la trattativa con l'azienda.

L'azienda appartiene alla famiglia Brotini: nel management ci sono i fratelli Andrea e Antonio, quest'ultimo già presidente del cda di Firenze Fiera, e Gabriele, figlio di Antonio, in passato presidente dei Giovani di Confindustria Firenze.