«Dirigente Asl fa propaganda per il Pd». Grillini scatenati, parte indagine interna

L’azienda: «Iniziativa personale». Sostegni: niente da nascondere

Enrico Sostegni, segretario del Pd Empolese Valdelsa

Enrico Sostegni, segretario del Pd Empolese Valdelsa

Empoli, 21 maggio 2015 - A scuotere una campagna elettorale finora decisamente sonnacchiosa ci pensano i grillini. Argomento della polemica al curaro: una e-mail inviata da un dirigente dell’Asl ai dipendenti per ricordare un’iniziativa sulla riforma della sanità toscana di Enrico Sostegni, segretario Pd Empolese Valdelsa e candidato consigliere alle regionali di domenica 31. Ha voglia il mittente della missiva elettronica (inviata dall’indirizzo aziendale) a specificare che «naturalmente la partecipazione è assolutamente libera e volontaria e la presente è una semplice informativa su un’iniziativa che comunque riguarda le problematiche del nostro lavoro per un confronto diretto e continuo con gli operatori che nella sanità operano e lavorano»: per il candidato consigliere pentastellato Giuseppe Vece, la e-mail è comunque un esempio di scorrettezza – Vece sottolinea anche che alla missiva è allegato un documento col logo Pd – e che la legge vieta alle amministrazioni pubbliche di svolgere una simile attività di comunicazione: «Il materiale – avverte – sarà inviato alle autorità competenti».

Aspra e piccata la replica di Sostegni: «La settimana scorsa ho fatto una conferenza stampa per presentare il ciclo di incontri sulla riforma sanitaria promossa dalla Regione, ritengo il confronto con le persone che lavorano nel settore estremamente proficuo. Tutto è stato comunicato in modo trasparente. Chi ha partecipato a questi appuntamenti ha potuto constatare che si tratta di una discussione seria e articolata. Capisco che la campagna elettorale possa esacerbare gli animi, ma noi – puntualizza Sostegni – non abbiamo nulla da nascondere. Mi stupisce che l’unica occasione per parlare di sanità per il Movimento 5 Stelle sia stato questo episodio».

LA RISPOSTA dell’Asl lascia intravedere possibili guai per l’autore dell’e-mail dello scandalo: «Apprendiamo con rammarico dell’iniziativa personale di un dipendente dell’azienda relativa alla diffusione di un evento connesso alla campagna elettorale di un candidato. L’Asl 11 ribadisce la propria estraneità alla vicenda e i valori di imparzialità e trasparenza che ispirano il proprio operato. Ci riserviamo di effettuare gli approfondimenti e le valutazioni del caso, avviando immediatamente un’indagine interna per accertare le eventuali responsabilità. Nel frattempo, i dipendenti sono stati richiamati sul corretto uso di strumenti comunicativi in riferimento sia alle norme che regolano le campagne elettorali sia a quanto contenuto nel codice etico e nel codice di comportamento di questa azienda e pubblicati sul proprio sito nel rispetto delle norme sulla trasparenza».