Rissa in spogliatoio, cinque giornate a Denis e una a Tonelli che ribatte: "Non ho detto quelle parole"

Dopo il grave episodio di Atalanta-Empoli arriva la decisione del giudice sportivo. Gli ispettori: "Tonelli ha detto a Denis 'Ammazzo te e la tua famiglia' L'AGENTE DI TONELLI PROMETTE QUERELA / ATALANTA-EMPOLI FINISCE IN RISSA TRA MINACCE, CAZZOTTI E RIMPALLI DI ACCUSE / EMPOLI BEFFATO, L'ATALANTA PAREGGIA ALL'ULTIMO MINUTO / LE IMMAGINI DEL MATCH

Tonelli e Denis durante il match (Ansa)

Tonelli e Denis durante il match (Ansa)

Empoli, 27 aprile 2015 - Cinque giornate a Denis e una a Tonelli. Questa la sentenza del giudice sportivo dopo la rissa avvenuta al termine di Atalanta-Empoli negli spogliatoi, con l'attaccante dei bergamaschi che ha sferrato un pugno al giocatore dell'Empoli. Ma intanto le polemiche non si placano. La decisione del giudice sportivo arriva in quanto "al termine della gara, nel recinto di giuoco, il calciatore empolese Tonelli rivolgeva al calciatore nerazzurro Denis l'espressione gravemente intimidatoria 'Ti ammazzo a te ed alla tua famiglia'; qualche minuto dopo il rientro negli spogliatoi, il calciatore Denis, insieme ad un compagno di squadra, si portava all'ingresso dello spogliatoio empolese e, non appena il Tonelli si avvicinava, lo colpiva con un violento pugno al volto, con conseguenze lesive". Queste dunque le parole contenute nel rapporto post-match. Intanto l'Empoli ha annunciato che farà ricorso sulla squalifica di Tonelli. 

In attesa della mia conferenza stampa ci tengo a dire che non ho minacciato nessuno tanto meno un calciatore/padre con...

Posted by Lorenzo Tonelli on Lunedì 27 aprile 2015

TONELLI: "NON HO OFFESO NESSUNO" - «In attesa della mia conferenza stampa ci tengo a dire che non ho minacciato nessuno tanto meno un calciatore/padre con un bambino accanto»: così, sul suo profilo facebook il difensore dell' Empoli, Lorenzo Tonelli, colpito ieri negli spogliatoi a fine partita da un pugno sferrato dall'attaccante dell'Atalanta, German Denis. «Vengo da una famiglia che mi ha insegnato educazione e rispetto - scrive Tonelli - la mia famiglia (mio nonno mio padre mio zio sono medici) salva le vite, non ammazza nessuno! Non ho voluto dire niente fino adesso perché non essendo colpevole non avevo il bisogno di giustificarmi a differenza di quello che hanno fatto altri! Ho preso un cazzotto a tradimento da un vigliacco che è pure scappato e non ha avuto il coraggio di affrontarmi, e nonostante questo sono stato pure squalificato...questa è la giustizia! Ma adesso dico basta! Basta ad accuse ingiuste, basta all'ingiustizia in generale. No alla violenza! Nella conferenza stampa dirò per filo e per segno ciò che è successo! Grazie a chi mi ha scritto a chi mi ha sostenuto e a chi crede in me!#noallaviolenza?».

IL DS DELL'EMPOLI: "GIUSTIFICARE DENIS E' PEGGIO" - "Non voglio che in questo momento si attacchi Tonelli, la parte lesa della vicenda, per giustificare Denis: il cazzotto è stata una stupidaggine, giustificarlo tirando fango addosso ad un'altra persona secondo me è ancora peggio". Marcello Carli, direttore sportivo dell'Empoli, torna così sui fatti relativi al post-gara in casa dell'Atalanta, l'aggressione dell'attaccante dei bergamaschi al difensore dei toscani. "Abbiamo deciso di parlare oggi per chiudere la vicenda, a seguito dell'episodio spiacevole che tutti sapete", chiarisce il dirigente dei toscani in conferenza stampa. "Sono nate troppe inesattezze che come società non possiamo non sottolineare".

LA VERSIONE DI DENIS - Che un collega ti dica in campo ti auguro a te e alla tua famiglia la morte dopo che è finita la partita mi ha "ammenciato" (minacciato, ndr) davanti a mio figlio!!!». German Denis pubblica su Instagram la foto della sua famiglia, si sfoga così sull'episodio del pugno a Tonelli e dà la sua versione sull'accaduto, spiegando di aver ricevuto minacce dal difensore davanti a suo figlio mentre rientravano insieme nel tunnel. Proprio questo particolare avrebbe fatto infuriare l'argentino, spingendolo a inseguire Tonelli.