Scappa con la figlia dalla comunità. Giovane madre ritrovata alla stazione

Vivevano nella struttura protetta al Terrafino dopo violenze domestiche

Gli agenti della Polfer in servizio alla stazione

Gli agenti della Polfer in servizio alla stazione

Empoli, 25 giugno 2017 - Fatta colazione, ha preso sua figlia di nemmeno un anno di età ed è fuggita. Si è allontanata di nascosto dal centro di accoglienza «Piccola casa della divina provvidenza Cottolengo» del Terrafino, dove entrambi erano ospiti in seguito a un gravissimo episodio di violenza domestica. A evitare il peggio per la madre e la figlioletta, è stato l’intervento degli agenti della polizia ferroviaria. Avvertiti dell’allontanamento non autorizzato, si sono messi alla loro ricerca e le hanno ritrovate sane e salve in piazza don Minzoni, a due passi dalla stazione ferroviaria. Un lieto fine dopo momenti di angoscia ad aggravare una storia di disagio e dolore.

A quanto pare, la giovane donna, un soggetto fragile, intorno alle 7 del mattino di venerdì è uscita dalla struttura con la sua piccola e si è diretta alla stazione di Ponte a Elsa. Lì sarebbe salita su un treno per raggiungere Empoli, dove è scesa dirigendosi nella piazzetta pedonale forse in attesa di qualcuno. All’arrivo della Polfer, guidata dal sostituto commissario Giovanni Augello, la madre era seduta su una panchina, la piccola vicina a lei. Del ritrovamento sono stati immediatamente avvertiti i servizi sociali della città di provenienza delle due, nel Livornese. Gli stessi operatori che, qualche settimane fa, scelsero di collocare madre e figlia nella «Piccola casa della divina provvidenza».

Un modo per garantire loro sicurezza e per farle crescere insieme in un contesto protetto. Il provvedimento era scattato perché la piccola, insieme alla madre, era stata vittima di un brutto episodio di violenza domestica: nell’occasione suo padre, un tunisino di 27 anni, era stato arrestato. Ancora oggi, a quanto sembra, su di lui pende un divieto di avvicinamento a entrambi. Una situazione assai grave, ulteriormente complicata dopo la fuga dalla piccola comunità empolese messa in atto dalla madre, comportamento non consentito per la tutela della piccina che, quindi, è stata nuovamente affidata ai servizi sociali e allontanata dalla mamma.