Magnate americano compra Villa Bibbiani, operazione da 20 milioni di euro

La tenuta si compone di 380 ettari di terreni, una villa padronale con due torri, la fattoria con poderi, cantine e scuderie

Villa Bibbiani (Foto dal sito di Lionard Luxury Real Estate)

Villa Bibbiani (Foto dal sito di Lionard Luxury Real Estate)

Capraia e Limite (Empoli), 20 febbraio 2018 - Operazione da oltre 20 milioni di euro per la tenuta di villa Bibbiani, a Capraia e Limite, in provincia di Firenze. La dimora storica, famosa anche per il suo giardino, è stata venduta dalla Lionard luxury real estate per circa 10 milioni a un magnate americano che, si spiega dalla stessa società, ne investirà poi altrettanti per il restauro, la realizzazione di una nuova azienda agricola per la produzione del vino e dell'olio e il sostegno ad attività culturali sul territorio.

La tenuta si compone di 380 ettari di terreni, una villa padronale con due torri, la fattoria con poderi, cantine e scuderie - per un totale di 9800 mq d'interni - il giardino botanico di 20 ettari con piante esotiche orientali e il parco romantico, entrambi ottocenteschi. La villa, citata per la prima volta in un documento del 1546 come 'feudo della famiglia Frescobaldì, rimarrà del nobile casato fiorentino fino al 1809 quando, alla morte di Anastasia Frescobaldi passerà nelle mani del figlio di Cosimo Ridolfi (1794-1865). A quest'ultimo, grande personalità dell'epoca, si deve la realizzazione del giardino botanico e del parco romantico adiacente alla villa, che comprendeva anche 195 varietà di camelie. «Negli ultimi anni, nel mercato degli immobili di lusso, gli americani stanno tornando ad acquistare in Italia - spiega Dimitri Corti, fondatore della Lionard luxury real estate - non solo in Toscana, che rimane una delle regioni più richieste, ma anche in altre regioni, come, per esempio, il Piemonte, in aree di pregio come il Monferrato, dove abbiamo venduto il castello di Camino». Si tratta di acquirenti che, si spiega ancora dalla Lionard, recuperano immobili di «grande valore storico e culturale per farne le loro dimore, salvaguardando così un patrimonio che è parte dell'identità di questo Paese, e investono risorse in attività produttive, riattivando un'economia e nuovi posti di lavoro».