Radiografia ‘impossibile’ all’Asl: «Non c’è disponibilità fino a giugno»

La denuncia: «Mia figlia doveva farla entro 10 giorni. Ho pagato»

L’uomo si è rivolto al centralino dell’Asl ma, nonostante avesse una richiesta di radiografia entro 10 giorni, non è riuscito ad averla

L’uomo si è rivolto al centralino dell’Asl ma, nonostante avesse una richiesta di radiografia entro 10 giorni, non è riuscito ad averla

Empoli, 24 aprile 2017 - «Mia figlia doveva essere sottoposta a una radiografia al torace entro dieci giorni. La risposta della Asl? Non vi è disponibilità fino a giugno. Come si fa a non indignarsi?». Se lo chiede un cittadino che vive con la famiglia a Montespertoli. Uno dei tanti che, messo davanti alla necessità di accertamenti clinici, si è trovato a fare i conti con un muro di gomma contro il quale c’è poco da fare. «La soluzione? – spiega il padre della 22enne alle prese, a detta del medico di famiglia, con una bronchite acuta – Mi sono rivolto all’Ecomedica, una struttura privata empolese, e ho risolto la questione. Ma questo non ha certo migliorato il mio umore: come cittadino che paga le tasse, come dovrei sentirmi? Non si tratta di frasi fatte ma di situazioni assolutamente spiacevoli che non dovrebbero accadere».

L’uomo si è rivolto al centralino Asl per prendere l’appuntamento nel pomeriggio di venerdì: «Ho spiegato al personale che il medico di famiglia aveva prescritto a mia figlia una radiografia al torace causa bronchite acuta. E ho specificato che la ricetta riportava una dicitura specifica che dava una precisa priorità alla prescrizione, ossia entro dieci giorni. La signorina, dal canto suo, con estrema gentilezza e cortesia, mi ha risposto che non vi era disponibilità fino a giugno. Precisando che l’unica cosa che poteva fare era mettermi in lista e richiamarmi nel caso si fosse liberato un posto prima».

Con la figlia sotto antibiotici da giorni, «non mi è rimasto che optare per la soluzione a pagamento, ma non lo trovo giusto. Anzi, resto meravigliato quando sento celebrare l’efficienza del sistema sanitario o della riduzione delle liste di attesa. L’efficienza – taglia corto il padre, amareggiato – la si misura nella capacità di rispondere alle esigenze dei pazienti o, più in generale, dei cittadini». Un ragionamento che non fa una piega.

S. P.