Sparisce zainetto dagli uffici della Misericordia. Arrestato grazie alle telecamere

Sono intervenuti i carabinieri di via Tripoli

Carabinieri

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Empoli, 1 dicembre 2016 - E’entrato nella sede della Misericordia di Empoli, si è intrufolato nella stanza del personale, ha agguantato un marsupio ed è fuggito, sperando di non aver dato nell’occhio. Una convinzione che si è rivelata sbagliatissima: quell’uomo, un 45enne originario di Cuneo, volto noto per le forze dell’ordine, è stato individuato da volontari e carabinieri poco dopo, in una sala giochi di piazza Garibaldi.

Furto aggravato, il reato contestatogli con conseguente arresto in flagranza. Tutto è accaduto ieri mattina, in un’oretta o poco meno, nel pieno centro della città. La sede della Misericordia si trova in via Cavour, la fuga del ladruncolo di turno è finita in piazza Garibaldi: a dividere partenza e arrivo della movimentatissima mattinata, appena qualche centinaio di metri.

«Erano all’incirca le 8.30, quando il nostro personale si è reso conto del furto – racconta Fabrizio Sestini, coordinatore dell’Arciconfraternita –. Mentre un autista era al bar, il ladro è entrato dentro, ha rubato il suo zainetto e si è allontanato. Sono state decisive le immagini filmate dalle telecamere». Grazie ai video, i volontari hanno potuto vedere ogni dettaglio del malvivente, dalla corporatura all’abbigliamento. Indizi utilissimi per dare il via alle ricerche del 45enne allontanatosi a piedi. Il personale della Misericordia si è messo subito in moto e uno di loro ha riconosciuto il ladro in piazza Garibaldi, mentre stava entrando in un locale della zona: a incastrarlo l’inconfondibile giacchetto marrone.

Volontari e carabinieri hanno quindi completato l’opera, restituendo per fortuna il maltolto al derubato. «Appena ci ha visti – spiega Sestini, anche lui in piazza Garibaldi – il ladro, messo alle strette, si è scusato. Di zaino e portafogli si era liberato strada facendo, ma sono stati comunque recuperati: all’interno il nostro autista aveva documenti ed effetti personali importanti. Perderli sarebbe stato un bel guaio».

Il ladro è stato portato nella caserma della Compagnia dei carabinieri, in via Tripoli: lì sono stati svolti gli atti di rito, in attesa del processo per direttissima in programma oggi a Firenze. Intanto Sestini ringrazia, oltre ai carabinieri «i volontari: sono stati pronti a scattare come lo sono quotidianamente per i servizi che devono svolgere, tra soccorsi e Protezione civile», commenta sorridendo. Ma su come difendersi dai ladri, non certo alla prima incursione nella sede di via Cavour, guai a parlare di porte chiuse. «Se la gente dovesse suonare per entrare alla Misericordia verrebbe meno il significato più autentico dell’associazione. Ci sono corsi di formazione, attività ricreative: non si può chiudere la porta».