«Sono strangolato dalla burocrazia, non riesco ad abbattere quel rudere»

Parla il proprietario dell’area dove sorge l’ex fabbrica Montevivo

L'ex Montevivo in Via del Pratignone. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

L'ex Montevivo in Via del Pratignone. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 21 marzo 2017 - «Sono pronto a togliere di mezzo quel rudere e a trasformarlo in appartamenti e aree commerciali, ma finché sarò prigioniero della burocrazia non potrò far nulla». A parlare è Andrea Morelli, titolare e amministratore delegato di Empoli Est, la società proprietaria dell’area in cui sorge l’ex Montevivo. Nei giorni scorsi la fabbrica è finita nuovamente al centro delle cronache a causa dello sversamento di metalli nel rio che attraversa l’adiacente parco di Ponzano. «Ho acquistato il tutto nel 2004 – dice ancora Morelli – ma da allora non sono mai stato in grado di portare avanti il progetto». Il passaggio di proprietà, avvenuto nel luglio di quell’anno, fu infatti seguito dalla decisione del consiglio comunale di allora di trasformare l’area in comparto. In pratica, Morelli avrebbe dovuto mettersi insieme agli altri proprietari dei terreni adiacenti per dar vita ad un progetto di recupero complessivo che non coinvolgesse soltanto la superficie dell’ex Montevivo, ma anche i terreni limitrofi.

«Purtroppo – dice ancora l’ad di Empoli Est – non sono mai riuscito a trovare l’accordo con gli altri titolari e questo ha impedito di bonificare, demolire e ricostruire». Si arriva così al nuovo regolamento urbanistico, uno degli ultimi atti della seconda giunta Cappelli. Morelli viene svincolato dagli obblighi del comparto, ma per realizzare il suo progetto deve necessariamente provvedere alla realizzazione del sottopasso di via Pratignone e alla nuova viabilità primaria. In cambio gli viene data la possibilità di aumentare le cubature.

«Il progetto – spiega – prevede la realizzazione di almeno 120 appartamenti da 70-80 metri quadri più altri 80 di edilizia residenziale pubblica. Inizialmente dovevano essere 4800 metri quadri, ma io mi sono detto disposto ad aumentarla in cambio di alcuni sconti sugli oneri secondari». L’area commerciale è la più intrigante, perché Morelli aveva ricevuto due manifestazioni di interesse molto importanti. La prima da parte di Conad, che sta già lavorando allo sbarco in città sia in centro (all’ex cinema Cristallo) che nel nuovo stadio dell’Empoli, la seconda addirittura di McDonald’s, intenzionata a rispondere sul territorio dopo l’arrivo di Burger King. «Il problema – ripete Morelli – è la burocrazia. Dovevo iniziare la demolizione a dicembre, ma ogni volta c’è un problema diverso. Sono prigioniero dei vari enti che ogni volta trovano un cavillo e poi, come se non bastasse, terrorizzano la popolazione parlando di rischi ecologici».

Le cifre sono chiare: oltre ai 5 milioni investiti nel 2004 per l’acquisto dell’area ne servono almeno 3,5 per bonificare e dare il via ai lavori. «La zona è interessante e appetibile – conclude Morelli – e io ho tutto l’interesse a portare avanti questo progetto. Ma ora devono permettermi di farlo».