Don Agostinelli: "Volevo i riflettori su Shalom. Così sono tornato in tv"

Don Donato Agostinelli tra i protagonisti di un nuovo format in onda su Italia 1

Don Donato Agostinelli parroco della parrocchia di San Leonardo

Don Donato Agostinelli parroco della parrocchia di San Leonardo

Cerreto Guidi (Firenze), 21 ottobre 2016 - Il suo esordio sul piccolo schermo risale a un bel po’ di anni fa. Al 2008, quando prese coraggio e ironia e salì sul palco della "Corrida". Una sfida con se stesso e pure con i suoi ‘superiori’, al tempo poco entusiasti di vedere un parroco in tv. Ma don Donato Agostinelli allora aveva un obiettivo preciso per il quale mettersi in mostra: promuovere le attività solidali del Movimento Shalom, del quale fa parte, dalle adozioni a distanza al contrasto alla povertà. La stessa molla che lo ha spinto a dire sì a una nuova avventura in tv. Questa volta su Italia 1 e in seconda serata, a Gogglebox.

Don Agostinelli, di cosa si tratta? 

«In pratica, il programma manda in onda gli spettatori impegnati a guardare alcuni programmi tv. Io sarò uno di questi».

Ma non sarà da solo... 

«Con me ci sarà don Mario (Pieracci). Quando a luglio mi hanno contattato per prendere parte alla trasmissione, ho pensato subito a lui. Siamo amici da sempre e non è nuovo a esperienze in tv».

E dunque, dopo l’impegno all’altare, in comune avrete pure la tappa negli studi tv. 

«Sì, anche se il programma non viene girato in studio. Le riprese vengono fatte a casa di don Mario a Roma. Nel suo salotto».

Così gli ha portato le telecamere in casa? 

«Proprio così. E non solo. Gli ho portato pure tutti i dolcetti toscani. Vede, mi diverto a pungolarlo. Anche a suon di vassoi deliziosi che lui non può mangiare».

Scherzi a parte, ma vuole diventare vip? 

«Io lo sono già, ma non nel modo che intende lei. Lo sono secondo le parole del Vangelo dove Gesù ci ricorda che, una volta compiuto il nostro dovere per il bene comune, siamo “servi inutili”. Ecco io sono una ‘very inutil person’».

E quindi perché ha scelto di tornare in tv? 

«Per cercare, attraverso me, di sensibilizzare ancora una volta sul Movimento Shalom e le sue attività benefiche. E magari anche sulla realtà di Cerreto Guidi, dove sono parroco da anni».

Che progetti ha in ponte nel borgo? 

«L’ostello da realizzare nella Palazzina dei Cacciatori per il turismo solidale. O il recupero dei locali della chiesa di Streda. Il da fare non manca».

Ma intanto domenica c’è la prima di ‘Gogglebox’. Ne sarà spettatore? 

«Ancora non lo so. Credo aspetterò i commenti della gente il lunedì per capire come è andata. Le occasioni per rivedermi, sono certo, non mancheranno».  

Samanta Panelli