Ritrovata la 20enne scomparsa: era a casa di un'amica / VIDEO

La ragazza aveva passato la serata al 'Beat Festival', assieme ad alcuni amici. Si sarebbe poi allontanata senza lasciare più traccia di sé

Le ricerche al parco di Serravalle

Le ricerche al parco di Serravalle

Empoli, 27 agosto 2016 - Dieci ore di vuoto. Di silenzio totale, asfissiante. Di quelli, soprattutto se da parte di una ragazza «precisa e attenta», che ti autorizzano a temere il peggio. A tenerti la testa tra le mani, a pensarle tutte mentre le lacrime ti rigano il volto. Fino al colpo di scena. Il telefono che squilla e il cuore che riprende a battere: «Ma mi state cercando? Sto bene, ho dormito da un’amica: scusatemi». Poche parole e il cielo cambia colore. Torna sereno, seppur con qualche nuvola di disappunt, più o meno nascosto. Legittimo – opinione nostra – da parte dei familiari e dei tanti amici rimasti con il fiato sorpreso dalle 2 del mattino di oggi fino a mezzogiorno. Disperati per la scomparsa della loro figlia, sorella, fidanzata o amica: una ragazza di vent’anni residente a Stabbia di Cerreto Guidi, sparita nel nulla – almeno così sembrava –, mentre si trovava al Beat Festival.

Una serata trascorsa tra musica e chiacchiere nel parco di Serravalle, tramutatasi in incubo per tre giovanissimi e per una famiglia. La giovane era con il cugino e altri due amici: erano arrivati insieme per tornare a casa insieme. Ma il meccaniscmo si è inceppato: una ragazza si allontana per andare incontro al fidanzato uscito dal lavoro e la comitiva resta in tre. Poi, forse complice la grande folla accorsa all’evento di fine estate, il gruppetto si assottiglia ancora: la ventenne, descritta da tutti come in gamba e responsabile, avrebbe perso di vista gli amici, senza riuscire a ritrovarli. Avrebbe incontrato invece altri conoscenti di Fucecchio e avrebbe chiesto loro un passaggio, decidendo poi di restare a dormire da una ragazza del gruppo, sua carissima amica. Niente di male se non fosse che per i compagni di ‘serata’, era sparita. Il suo telefono risultava irraggiungibile, ‘lasciato a piedi’ dalla batteria. Nel parco setacciato palmo a palmo di lei non vi era traccia. I ragazzi, preoccupatissimi, fatto un giro di telefonate tra le amicizie in comune, senza fortuna, hanno avvertito famiglia e 112, facendo scattare le ricerche, serrate. Compiute senza lasciare niente al caso: tra scarpe e indumenti ritrovati nel parco da riconoscere, testimonianze da mettere a verbale, momenti da rivivere per capire chi potesse essere il ‘mostro’. Fino all’arrivo di quella benedetta telefonata sul cellulare del fratello maggiore della giovane, che ha messo fine a una nottata d’inferno.

A sbloccare la situazione, la mobilitazione 'social'. Della serie, la tecnologia perde, la tecnologia ritrova: la morale della favola è questa, c’è poco da fare. Una volta sveglie e in piedi, la ragazza dalla quale era rimasta a dormire avrebbe sventolato sotto il naso della ventenne 'scomparsa' gli appelli condivisi a decine su Facebook da chi la cercava disperato. Angosciato e tormentato, immaginandola nelle mani di chissà chi, impossibilitata a comunicare visto che «un atteggiamento così non è da lei. Proprio no».

E invece stavolta, la giovane studentessa prossima a sedersi sui banchi della facoltà di legge ha spiazzato tutti. E alla grande. Non soltanto dal punto di vista emotivo – un aspetto da non sottovalutare – ma anche della ‘normale’ quotidianità delle forze dell’ordine. Gente che, a prescindere dalla divisa che indossa, ha il suo bel da fare per monitorare il territorio. Dall’alba a mezzogiorno al parco di Serravalle c’è stata mobilitazione totale, fatta di vigili del fuoco arrivati anche con il nucleo sommozzatori: il laghetto è stato scandagliato per escludere che la giovane si trovasse lì. Dopo la denuncia da parte di amici e parenti, è stata attivata la procedura con la Prefettura e sono scattate le ricerche a tappeto con tanto di ausilio di Gandalf. E’ questo il nome del cane molecolare che, guidato dai carabinieri del centro cinofili di Firenze, ha tracciato l’ultimo percorso fatto dalla 'scomparsa', dopo averne fiutato l’odore. Ha tagliato il boschetto al centro del parco, ha costeggiato il palco dei concertoni fino a raggiungere viale delle Olimpiadi, dove incrocia via Falcone e Borsellino. Seguito pure dagli uomini del nucleo operativo e radiomobile. Perché, oltre al team di ‘esperti’ del fiuto, in azione, sotto gli occhi del sindaco Barnini, anche una dozzina di carabinieri guidati dal capitano Giorgio Guerrini: suo il coordinamento delle operazioni scattate rapide ed efficaci. A poche ore dalla scomparsa – rivelatosi un equivoco da mani nei capelli – parco, stand e pure alcune palazzine in costruzione erano state setacciate, senza trovare niente che testimoniasse il passaggio della ragazza.