Giovane investita e abbandonata in strada, fissati i funerali

L'ultimo saluto a Sara Scimmi sarà nella chiesa di San Francesco. Intanto continua la caccia al pirata

Sara Scimmi, la giovane morta nel settembre 2017

Sara Scimmi, la giovane morta nel settembre 2017

Castelfiorentino, 12 settembre 2017 - Si terrà nel pomeriggio di domani, mercoledì 13 settembre, alle 16.30, il funerale di Sara Scimmi, falciata a morte e abbandonata sull'asfalto ad appena 19 anni, da un pirata della strada. Le esequie saranno celebrate nella chiesa di San Francesco a Castelfiorentino dove Sara viveva.

La salma della giovane si trova esposta alla cappellina della Pieve in via Largo Propositura, nel borgo valdelsano: è stata restituita alla famiglia dopo gli accertamenti autoptici effettuati all'istituto di medicina legale di Careggi. Grande il cordoglio dell'intero paese: amici e parenti sono stretti ai parenti della ragazza, ancora increduli per quanto accaduto.

Cinque rose bianche sono state sistemate lungo la strada regionale 429 a Petrazzi. Lì dove ha perso la vita, la notte tra venerdì e sabato, la 19enne impegnata nel servizio civile alla Misericordia di Castelfiorentino. A investirla a morte, il conducente di un mezzo pesante. Questa l’ipotesi più plausibile secondo gli investigatori. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga del conducente. Ricostruire la dinamica del fatale investimento: questo l’obiettivo dei militari della Compagnia di Empoli, guidata dal capitano Giorgio Guerrini.

Hanno ascoltato chi ha trascorso le ultime ore con la 19enne. Prima dell’incidente, la giovane aveva preso parte a una festa in una discoteca a poche centinaia di metri dal luogo dove ha perso la vita. Il corpo straziato è stato notato da alcuni passanti in via Ciurini. Una strada che non invita certo a fare due passi.

Cosa ci faceva Sara alle 3.25 del mattino? La domanda tormenta i familiari. Giulia, la sorella maggiore della sfortunata 19enne, ha lanciato via social un appello al pirata della strada: «Costituisciti – ha scritto – Mia sorella era tutta la nostra vita. Hai distrutto tutto. Lei è tutto. Tu non hai definizione e pagherai per quello che hai fatto». Poi la richiesta a chi ha visto o sa di "parlare, perché Sara non sarebbe mai andata sulla 429. Aveva chi la riportava a casa ed era una ragazza coscienziosa. Lì ci è stata portata o lasciata. Nessuno ce la ridarà, ma aiutateci a capire". Voglia di sapere, la stessa che logora Antonio, il padre di Sara, agente in servizio alla Questura di Pistoia. 

Samanta Panelli