Francesca Pucci dal Papa
Montespertoli (Firenze), 25 ottobre 2016 - Il desiderio di Francesca, finalmente, si è avverato. Ed è successo tutto in gran segreto, con una trasferta a Roma organizzata dalla Misericordia di Montespertoli che ha accompagnato in Vaticano 60 cittadini. Nella delegazione di persone che hanno partecipato al pellegrinaggio guidato dal governatore Giulio Cesare Bucci, c’era anche lei, Francesca Pucci: 30 anni, sacrestana da almeno 15 alla propositura di Sant’Andrea a Montespertoli e una grande, grandissima passione per il disegno.
Un vero dono, un talento che la giovane – volontaria alla Misericordia di Empoli- ha trasformato in un progetto artistico: quello di scrivere storie a fumetti sui chierichetti, ispirate alla sua esperienza e alla vita di chiesa, e consegnarle un giorno nelle mani di Papa Francesco.
Così, all’alba di un sabato mattina che a Francesca sembrava come tanti, il sogno è diventato realtà. Salita su un bus diretto a piazza San Pietro, la ragazza ha "portato a termine la missione". Sul sagrato, al termine dell’Udienza Giubilare, il Santo Padre ha ricevuto una piccola rappresentanza di montespertolesi che gli hanno consegnato prodotti enologici locali e vasi di vetro artistico. Poi l’incontro con alcuni disabili e il tempo, per Francesca si è fermato.
"E’ stato un incontro molto emozionante – racconta il vicegovernatore della Misericordia Simone Simoncini, che ha condiviso con la ragazza questo momento – Francesca era molto tesa, aspettava questo incontro da anni. Dopo la prima parola però si è lanciata".
E ha raccontato al Papa di sé, della sua passione per i cavalli, della sua attività di sacrestana e del talento per i fumetti, sul quale il Pontefice si è soffermato alcuni minuti. "Abbiamo donato a Francesco un paio di album plastificati, in busta chiusa, contenenti i fumetti sui chierichetti della diocesi e le storie di chi serve all’altare. Un vero e proprio manuale del chierichetto".
Che ha catturato l’attenzione del Papa, pronto a smorzare la tensione con una battuta. «Abbiamo scherzato sui colmi dei sacrestani – confessa Simoncini- L’invito a Francesca da parte del Papa è stato quello di fargli avere ancora altri disegni», una sfida che la giovane non prenderà certo alla leggera. Prima di salutare Roma, Francesca ha voluto chiamare al telefono Don Roberto, il suo parroco, per condividere con lui la magia della consegna del suo libretto, frutto di un lavoro durato anni. «Le abbiamo fatto volentieri questo regalo- affermano dalla Misericordia – Francesca se lo merita tutto».