Alluvioni e dissesti, droni in campo e volontari alla prova / FOTO

In cento per l'esercitazione a Stabbia di Cerreto Guidi

Quasi cento volontari della Protezione civile per la prova al lago dei Salici

Quasi cento volontari della Protezione civile per la prova al lago dei Salici

Empoli, 20 novembre 2017 - «Formazione significa rispondere in maniera più efficace e tempestiva in casi di vera emergenza e conoscere le competenze dei nostri volontari. Giornate come questa sono la strada da percorrere». Non ha dubbi Francesca Caruana, coordinatrice di zona Anpas, ieri impegnata al Lago I Salici di Cerreto Guidi in una esercitazione di protezione civile su alluvione e dissesto idrogeologico. Novantacinque i volontari in campo in rappresentanza delle nove associazioni locali di Fucecchio, Empoli, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Limite sull’Arno, Montopoli Val d’Arno, Vita (Castelfranco di sotto), Santa Croce sull’Arno e Orentano.

«Oltre agli addetti di protezione civile – spiega la coordinatrice – vi era anche un’ambulanza con sei soccorritori, segno della grande voglia di prendere parte a un progetto concreto per migliorare e monitorare le nostre attività».

Mettersi alla prova, la missione è stata compiuta stando alle riflessioni di Caruana. «L’obiettivo della giornata, per la quale ringraziamo i gestori del lago I Salici che ci hanno messo a disposizione gratuitamente la struttura – continua la referente Anpas – è stato centrato, tra formazione e curiosità».

Cinque le aree dove le ‘divise’ si sono messe alla prova. Dall’orientamento con tanto di topografia, cartografia, uso radio, droni e nuclei di valutazione, il percorso è proseguito con montaggio e smontaggio tende, uso della torre faro e di un mezzo polivalente Anpas, guida di mezzi con carrello e uso di idrovore e modulo Tsk, «quello usato in caso di incendi, per intendersi. Alla fine abbiamo consegnato un questionario di gradimento è fatto un ‘cerchio’ per confrontarci sulla giornata». Dopo la consegna degli attestati di partecipazione, tutti a casa pensando al futuro. «Questa tappa è la prima di un percorso che prevederà – spiega Caruana – micro-esercitazioni specifiche e, un paio di volte l’anno. Questa è la nostra intenzione». Il prossimo test potrebbe arrivare già a primavera.

S.P.