Oltre 170mila visitatori nel 2016. Le presenze sono a quota un milione

La permanenza media nell’Empolese è doppia di quella di Firenze

Turisti a Certaldo (foto Germogli)

Turisti a Certaldo (foto Germogli)

Empoli, 24 marzo 2017 - Arte e cultura, musei ed eventi. Benvenuti nell’Empolese Valdelsa, una realtà che, numeri alla mano, ai turisti italiani e stranieri piace. Sempre di più. Quasi un milione le presenze registrate nel 2016 negli 11 comuni del Circondario. Sale infatti a 932.504 il numero delle notti registrate nelle strutture ufficiali dell’Unione dei Comuni. Un turismo con il segno più e in forte ascesa, dunque, con un +7,7% rispetto al dato 2015. Un dato che rappresenta il miglior scarto annuale dal 2005. Ma andiamo nel dettaglio dei dati, forniti dalla Città Metropolitana di Firenze.

Gli arrivi hanno superato quota 173mila; di questi una fetta importante ovvero più di 110mila turisti sono arrivati dall’estero (nel 2015 erano stati 100.420). Sono invece circa 63mila gli italiani che hanno scelto di soggiornare nell’Empolese Valdelsa per le loro vacanze, a fronte dei 59mila dello scorso anno. Il totale degli arrivi, raffrontato al 2015 è cresciuto dell’ 8,6% , una percentuale che tradotta in numeri significa quasi 14mila presenze in più. Un dato che rimane importante, in termini percentuali, se dagli arrivi si passa alla presenze, ovvero ai pernottamenti.

Le oltre 173mila persone arrivate nei nostri territori, hanno occupato i posti letto delle strutture locali portando ad un picco di 932mila presenze; ben 66mila in più del 2015, con un incremento percentuale di poco minore rispetto agli arrivi, il + 7,7%. Ma quanto si sono trattenuti i turisti in visita sul territorio? La permanenza media è di 5,3 notti per ogni persona, contro le 5,4 notti del 2015, una media che rimane sempre molto elevata rispetto ai dati della Provincia di Firenze che nel 2014 si assestava su 2,7 notti.

«Questi dati confermano la vocazione turistico ricettiva dell’Empolese Valdelsa – afferma Giacomo Cucini, sindaco con delega a turismo, cultura e pari opportunità per l’Unione dei Comuni – e la capacità di attrarre turisti che vengono soprattutto per fare vacanze e soggiornare per periodi medio lunghi, ovvero per vivere il territorio.

Si tratta di un turismo esperienziale, che trova nell’offerta composita fatta da musei, eventi, enogastronomia e ambiente la formula vincente». Il risultato è frutto di un lavoro portato avanti dai Comuni di «Toscana nel Cuore» come proposta unica che si presenta compatta e coesa all’interno del mercato internazionale del turismo. Lo spiega bene Cucini. «Se guardiamo il trend di costante crescita di questi sedici anni, non possiamo negare la bontà del lavoro di rete fatto tra amministrazioni pubbliche e operatori del settore.

L’aumento del numero e della qualità delle strutture, dei servizi al turista, degli eventi che ormai costellano tutto l’anno tutti i comuni, sono il segno evidente di un indotto turistico sempre più ampio. L’Unione dei Comuni, con la gestione associata del turismo e, più recentemente, del sistema museale, punta in modo chiaro sulla collaborazione e sul fare sistema, ponendosi come interlocutore forte nei confronti dei partner privati e in collaborazione con la Regione».