Nuovo stadio: ultimatum del sindaco: «Tre condizioni, sennò non si farà»

«Una strada, tutela del ‘verde’ e potenziare l’impianto di atletica»

Il patron dell’Empoli, Fabrizio Corsi, con il sindaco Brenda Barnini durante uno dei tanti incontri sul nuovo stadio; sotto l’ad Francesco Ghelfi

Il patron dell’Empoli, Fabrizio Corsi, con il sindaco Brenda Barnini durante uno dei tanti incontri sul nuovo stadio; sotto l’ad Francesco Ghelfi

Empoli, 3 dicembre 2017 - Il percorso per la realizzazione del nuovo stadio Castellani potrà proseguire, ma a tre condizioni. Che l’Empoli dovrà accettare in blocco. Il sindaco Brenda Barnini è stata molto chiara durante la conferenza stampa convocata ieri mattina a poche ore dalla partita, in trasferta, degli azzurri contro il Novara. Trascorsi ormai due mesi dal percorso partecipato al Palazzo delle Esposizioni, dove ai tavoli di confronto sono state elaborate proposte, il sindaco ha voluto a sua volta mettere sul piatto tutto ciò che l’amministrazione ritiene imprescindibile per poter arrivare a posare la prima pietra del nuovo impianto. «Prima di tutto – dice il primo cittadino – il progetto presentato il 27 aprile dall’Empoli non è quello definitivo, ma una bozza molto avanzata, che presenta caratteristiche chiare e delineate, ma non complete. Innanzitutto manca un documento obbligatorio per un project financing, ovvero la sottoscrizione della polizza fideiussoria, necessaria a qualsiasi progetto di finanza presentato da un privato. Ecco perché anche l’amministratore delegato dell’Empoli, Francesco Ghelfi, ha spiegato che i tempi saranno più distesi». Ma quel che preme al sindaco è che la società del presidente Corsi preveda nel progetto finale del nuovo stadio tre cose.

«La prima– spiega Barnini – è la realizzazione del collegamento tra Serravalle e la statale 67. La strada è già stata prevista dal Comune e va dalla piccola rotatoria del parco fino a quella all’altezza della zona artigianale di Pontorme. Si tratta di una strada assolutamente importante per Serravalle, ma anche per tutta la parte est della città che collegherebbe rapidamente la statale allo stadio. Se l’Empoli andrà avanti col progetto se ne dovrà fare carico. Costi? Si parla di circa due milioni, comprensivi dell’acquisizione dei terreni». La seconda questione punta a tutelare le aree verdi. «Occorre che l’Empoli riveda la disposizione delle nuove superfici destinate a parcheggio – afferma il sindaco –. Non potrà essere consumato l’attuale verde pubblico dell’area, ma dovranno essere trovate soluzioni diverse: per esempio trasformare a parcheggio asfaltato il piazzale del parco di Serravalle che presenta, peraltro, una superficie ben superiore a quella stabilita nel progetto. Questo garantirebbe un parcheggio molto vicino allo stadio, ma anche una scelta in più per ridisegnare il mercato settimanale che per noi deve restare nella zona sportiva».

Terza, e forse più spinosa questione è la richiesta all’Empoli di potenziare il futuro impianto di atletica previsto a S.Maria con la realizzazione di una palestra. «Il nuovo impianto di atletica dovrà non solo rispondere a tutte le esigenze della società che si sposterà dal Castellani, ma anche a quelle degli istituti del polo scolastico di via Sanzio. Per questo – dice Barnini – pensiamo sia fondamentale la realizzazione di una palestra usufruibile anche dagli studenti, oggi costretti a spostarsi al PalAramini. Abbiamo messo queste condizioni affinché il progetto possa rappresentare un’opportunità e non un problema per Empoli». Quando il progetto sarà definitivo la giunta avrà 90 giorni per rimettere la delibera e rispondere sull’interesse pubblico delle opere, poi ci sarà il procedimento di gara pubblica. «Ai gruppi consiliari che avanzano la richiesta di poter deliberare all’interno del consiglio – conclude Barnini – rispondo che non sono pregiudizialmente contraria. Ci vorrà qualche mese in più, ma la priorità non è fare presto, ma fare bene per Empoli e per l’Empoli».