Nico è volato in cielo a 15 mesi, a Stabbia l'ultimo addio

I genitori: "Ora aiutate il Meyer"

L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze

L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze

Cerreto Guidi, 27 agosto 2016 - Un ultimo saluto carico di emozione. Di lacrime che rigano i volti e di cuori stretti dal dolore per la perdita di un angelo. Un piccolino di appena 15 mesi, con una vita da vivere e troppi traguardi da tagliare. Tra ore da trascorrere con gli amici, abbracci e sorrisi da regalare. A tutti, soprattutto alla mamma Stefania, al babbo Diego Massaro e agli affetti più cari. Quelli che invece ieri mattina, nella chiesa a Stabbia di Cerreto Guidi, hanno dovuto dire addio al loro piccolo Nico, spento da una malattia che non gli ha lasciato scampo a un anno e poco più di vita.

Una vita finita per sempre nelle stanze dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove Nico era ricoverato già da alcuni giorni. Il bambino sarebbe stato affetto da una rara malattia metabolica. Il male, silente, avrebbe mostrato i primi segni nel giugno scorso, ma il piccolo aveva almeno apparentemente ben reagito alle cure messe in campo, tant’è che nel mese di agosto la famiglia Massaro, assai conosciuta in Valdinievole, aveva deciso di partire per le vacanze da trascorrere al mare in provincia di Massa. Qualche settimana da dedicare completamente agli affetti, con mamma e babbo a totale ‘disposizione’ dei loro due bambini. I loro tesori, amatissimi anche dai nonni e dagli zii, disperati come i tanti amici strettisi alla famiglia in queste tragiche ore.

La chiesa di Stabbia e, nei giorni scorsi, la casa dei Massaro in via Olof Palme nella frazione monsummanese di Cintolese, sono state affollate da tutti coloro che hanno voluto dare un abbraccio ai genitori distrutti e un ultimo bacio a Nico. Uno strazio lungo e profondo che tuttavia non ha impedito alla giovane coppia di guardare al futuro degli altri piccoli, come il loro bambino tormentati da malattie più o meno gravi. I genitori, ringraziando il personale dell’ospedale Meyer, hanno chiesto espressamente non fiori per l’esequie, ma donazioni per la Fondazione Meyer, da destinare alla ricerca sulle malattie neurometaboliche. Anche le offerte raccolte durante l’omelia nella chiesa stabbiese sono state devolute per questa nobile causa. Per nuovi studi e, magari, nuove scoperte che possano evitare ad altre famiglie un dolore così grande. Senza fine.