Municipale, "Dopo il passaggio all’Unione costretti a lavorare nel caos"

Non si placa la polemica degli agenti di polizia municipale

A partire dal 1 gennaio 2018 gli agenti di polizia municipale dei Comuni dell’Empolese Valdelsa sono dipendenti dell’Unione

A partire dal 1 gennaio 2018 gli agenti di polizia municipale dei Comuni dell’Empolese Valdelsa sono dipendenti dell’Unione

Empoli, 3 gennaio 2018 - Nella nuova ‘casa’ regna una grande confusione. Da tre giorni gli agenti della polizia municipale sono ufficialmente dipendenti dell’Unione e non più dei singoli Comuni. Ma il passaggio, a detta di chi si trova a operare sul campo, ovvero i territori comunali, sta creando non pochi problemi. «Non ci hanno dato direttive chiare su come dobbiamo comportarci adesso che non siamo più dipendenti comunali – spiega Mauro Daini della Rsu, agente in servizio da 28 anni a Fucecchio – Prima del passaggio, i vigili nei singoli comuni si occupavano di varie cose, alcune delle quali su delega degli stessi sindaci. Per esempio, a Fucecchio l’agente della municipale era autorizzato dal sindaco, in qualità di dipendente comunale, all’autentica di firma a domicilio per i cittadini che, per gravi motivi, erano impossibilitati ad andare a ritirare la pensione o in qualsiasi altro posto dove era richiesta la loro presenza fisica. Ma adesso – si chiede Daini – possiamo ancora svolgere questa funzione?».

Oggi a Fucecchio c’è il mercato settimanale e anche in questo caso i vigili dell’Unione si pongono alcune domande. «Da dipendenti comunali – riprende l’agente Daini – avevamo il compito di andare a riscuotere direttamente sul posto il canone d’occupazione del suolo pubblico degli ‘spuntisti’, ovvero gli ambulanti che prendono il posto dei titolari mancanti in quella giornata. Ora, però, a chi spetta questo compito? Abbiamo provato a chiedere agli uffici comunali ma nessuno ha saputo darci una risposta». Piccole, grandi pratiche quotidiane che i vigili continuano a portare avanti più con il buonsenso che regolamento alla mano.

«Forse neanche i sindaci, che tanto hanno voluto il trasferimento senza dotare l’Unione di una struttura efficiente e di personale sufficiente, sanno ciò che quotidianamente ci troviamo a sbrigare. Altri esempi? Le autorizzazioni per le competizioni sportive, i nullaosta per i trasporti eccezionali o l’istruttoria di una pratica per autorizzare uno spettacolo pirotecnico. L’Unione – conclude Daini – attraverso una delibera ci ha comunicato che per tre mesi dovremo continuare a svolgere le stesse funzioni. Ma come? Non essendo più dipendente del comune di Fucecchio, non sono più neanche legittimato a entrare nell’anagrafe del Comune. O sì? Ecco, servirebbe una risposta chiara».