Investito e ucciso, parla il testimone: "Ho sentito un botto e visto il corpo"

Il residente all’Anselmo conosceva lo sfortunato commerciante

Il luogo in via Virginio dove è stato travolto e ucciso Leonardo Bianconi, commerciante 49enne residente a Scandicci

Il luogo in via Virginio dove è stato travolto e ucciso Leonardo Bianconi, commerciante 49enne residente a Scandicci

Montespertoli, 10 dicembre 2017 - Lo ha urtato, poi si è allontanato senza prestargli soccorso. Lasciandolo fuori dalla carreggiata, a un metro e mezzo dal ciglio della strada sulla quale Leonardo Bianconi, 49 anni, scandiccese di San Vincenzo a Torri, stava camminando al momento dell’investimento. E dove ha trovato la morte intorno alla mezzanotte tra venerdì e sabato, a un centinaio di metri dal magazzino di mangimi per animali dove lavorava. All’Anselmo, piccola frazione di Montespertoli. Una frazione nel dolore per la scomparsa del 49enne, sposato, padre di una bimba di sette anni e di un ragazzino di dodici, molto conosciuto. Chi è stato a falciarlo? E’ l’interrogativo cui gli investigatori non sono ancora riusciti a dare risposta. Si cerca un furgone bianco, un Fiat Ducato. E’ stato visto allontanarsi da un testimone, ascoltato dai carabinieri della Compagnia di Scandicci guidata dal capitano Stefano Caneschi: si indaga per omicidio stradale.

L’uomo, residente in via Virginio, la provinciale teatro dell’investimento con fuga, era in casa. A richiamare la sua attenzione è stato l’aver sentito una gran botta. Aperta la finestra, si è subito reso conto che era accaduto qualcosa di grave. E’ sceso in strada, ha chiamato il 118, poi il 112. Stretto tra la rete di recinzione di un terreno e i contatori del gas di un’abitazione, in fin di vita, c’era il suo amico Leonardo. Sul posto un’automedica e un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Montelupo Fiorentino. Ogni tentativo di rianimare Bianconi si è rivelato vano: è spirato poco dopo. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Careggi in attesa dell’autopsia prevista per domani.

In via Virginio sono arrivati i carabinieri, è scattata la caccia al pirata. A quel furgone condotto da chissà chi, allontanatosi, ma senza pestare sull’acceleratore. Come se il conducente non si fosse reso conto di quanto successo. E’ una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Un quadro che, se confermato, alleggerirebbe le responsabilità dell’investitore agli occhi della legge. Dai rilievi svolti, sull’asfalto della provinciale non sarebbe stato trovato alcun segno di frenata. Difficile individuare il punto di impatto. Tra le poche certezze vi sono il ritrovamento del corpo di Bianconi nei pressi del civico 662 e la direzione di marcia del furgone. Verso Montespertoli, sulla stessa corsia dove si trovava la vittima. I carabinieri per tutta la giornata di ieri hanno acquisito e setacciato i filmati registrati dalle telecamere presenti su via Virginio, tra aree di servizio e superstrada. Sì, perché non è escluso che il mezzo da lavoro, prima di imboccare la provinciale, avesse percorso la Fi-Pi-Li.