Svastiche e fasci in mostra. Il sindaco Barnini: "Mai più qui"

Polemica per oggetti e gadget in vendita alla mostra espositiva ospitata al PalaExpo

Militoscana al palazzo delle esposizioni. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Militoscana al palazzo delle esposizioni. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 16 gennaio 2017 - «La vendita di gadget, qualsiasi essi siano, e qualsiasi oggetto che ritragga immagini e simbologia dei regimi fascisti e nazisti non può essere considerato un mero fenomeno di costume. Non possiamo arrenderci all'abitudine e vedere certe immagini in vetrina o tra i banchi dei mercatini o di una mostra espositiva senza provare fastidio, se non indignazione. Empoli antifascista non può accettare, Empoli capitale morale dell'antifascismo toscano deve dire no, Empoli città civile, dove la memoria è un valore attuale e presente deve stigmatizzare questi episodi».  Questo il commento del sindaco Brenda Barnini alla presenza di oggetti e gadget in vendita che richiamavano o ostentavano chiaramente simboli dei regimi nazista e fascista durante la mostra espositiva MiliToscana, che si è svolta sabato e domenica scorsi al Palazzo delle Esposizioni di Empoli. Il primo cittadino empolese aggiunge: «L’evento, che non era patrocinato dal Comune di Empoli, ha ricevuto regolare autorizzazione per svolgersi all’interno del Palazzo delle Esposizioni nel weekend, come avviene da varie edizioni in assoluta buonafede. Nessuno poteva pensare di trovare questi simboli e quel tipo di oggettistica in quegli stand. A quanto mi risulta solo quest’anno è stata segnalata la presenza di materiale che richiama fascismo e nazismo, ma non posso sapere se nelle edizioni precedenti il fatto si possa essere ripetuto. Non voglio assolutamente condannare gli organizzatori della manifestazione che hanno gestito decine di espositori, provenienti anche dall’estero - prosegue Brenda Barnini – ma allo stesso tempo mi muoverò attraverso gli uffici dell’amministrazione comunale e mi impegnerò affinché sia evitato, in qualsiasi sede istituzionale o di proprietà del Comune, lo svolgersi di eventi in cui si possa ripetere una situazione che reputo inaccettabile. Se il prossimo anno gli organizzatori di MiliToscana richiederanno un’ulteriore autorizzazione vorremo avere rassicurazioni e garanzie affinché non siano presenti oggetti di quel tipo in mostra o in vendita. Per quanto mi riguarda credo che il reato di apologia del fascismo sia estendibile anche alla vendita e diffusione di gadget con immagini del regime, oltreché di quello nazista».