Musica troppo alta, calciatore litiga col vicino: querela e esclusione dalla squadra

E' accaduto a Marcel Buchel dell'Empoli

Marcel Buchel, 25enne azzurro, non è stato convocato oggi per motivi disciplinari

Marcel Buchel, 25enne azzurro, non è stato convocato oggi per motivi disciplinari

Empoli, 12 marzo 2017 - Nessuna trasferta a Verona per Marcel Buchel. Il centrocampista di origini austriache non è stato convocato dal tecnico azzurro Giovanni Martusciello per la partita che l’Empoli giocherà oggi contro il Chievo. Resterà a casa per motivi disciplinari. In compenso all’indirizzo del talento 25enne, a quanto pare, sarebbe in arrivo la querela, sporta dal vicino di casa finito nel mirino del suo abile piede. Erano le 4 del mattino di venerdì. La presa di posizione della società azzurra è stata immediata, nelle prime ore del mattino di ieri, perentoria.

«Dopo aver preso atto di un comportamento non professionale da parte di un suo tesserato – si legge nella nota – l’Empoli Fc comunica che, nei confronti del calciatore in questione, verranno presi provvedimenti disciplinari in base al nostro regolamento interno. Il giocatore verrà sanzionato con una multa e non convocato per la trasferta di Verona».

Poche parole, ma dirette. Del resto, difficile passare sopra a una notte brava sfociata in offese, calci e pure un inseguimento del condomino, ‘colpevole’ di volere dormire. Un’impresa, talvolta, nella palazzina abitata da anni da calciatori azzurri.

A volte tranquilli dirimpettai, altre volte un po’ più vivaci, mai sarebbero arrivati però a mettere le mani, anzi i piedi, addosso a qualcuno. Una situazione che si sarebbe verificata poco prima dell’alba dell’altro giorno. A quanto ricostruito, il vicino poi colpito, spazientito da rumore di tacchi, schiamazzi e musica ad alto volume, avrebbe deciso di bussare alla porta della casa al piano di sopra.

Non l'avesse mai fatto: di fronte, si sarebbe trovato alcuni giovanissimi, tra i quali Buchel, che, di fronte alle sue lamentele, avrebbero risposto con parolacce e offese. Una violenza verbale ‘accompagnata’ dal calcio che ha spinto l’uomo a girare i tacchi e tornare al piano di sotto. Non da solo: a quanto sembra, sarebbe stato inseguito dal calciatore e da un altro paio di amici fino alla porta di casa. Avrebbero addirittura cercato di impedirgli di chiudere la porta di casa, bloccandogliela con un piede.

Una brutta storia davvero, culminata con l’arrivo dei carabinieri. Un intervento tempestivo che non avrebbe comunque ‘interessato’ i residenti nella casa dove era in corso la festa troppo rumorosa: nonostante le ripetute richieste da parte dei militari, la porta dell’appartamento sarebbe rimasta sbarrata.

r.e.