Le rubano la bicicletta: s'improvvisa detective e la ritrova

La due ruote era all'esterno di un centro profughi di Cerreto Guidi

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Empoli, 22 agosto 2016 - Addetti alla sicurezza dall’occhio allenato che incastrano il ladro nel centro commerciale, cittadini detective bravi a recuperare la bici sparita da casa loro. I primi a render dura la vita ai ladruncoli che ormai, quotidianamente o quasi, mettono a ferro e fuoco l’Empolese, sono le persone comuni.

Le più stanche forse di trovarsi faccia a faccia con episodi di microcriminalità. Per carità, niente di grave, è vero. Ma dover fare i conti con il furtarello continuo, seppur da poco decine di euro, alla fine stanca, per non dire peggio. Esaspera gli animi fino a spingere anche i più pazienti ad alzar la voce e a dire “Adesso, basta”. Questo deve essere anche il pensiero - è un’ipotesi - che circola tra il personale che ogni giorno lavora nel punto vendita Coop del centro commerciale di via Sanzio a Empoli. Lì si è consumato l’ultimo episodio da ‘spesa ricca e scontrino misero’.

A metterlo in atto, ma senza fortuna, un richiedente asilo di vent’anni, originario del Gambia e ospite in uno dei centro di accoglienza presenti nell’Empolese. Quel giovane, a quanto pare già noto alle forze dell’ordine, è stato beccato e bloccato dal personale del supermercato venerdì pomeriggio poco prima delle 18: pagando pane e una bibita energetica, voleva portare a casa bottiglie di alcolici e occhiali.

Insospettito dalla borsa piena e dallo scarso importo dello scontrino, il personale gli ha chiesto spiegazioni, scoprendo in fretta il ‘giochino’ e chiedendo l’intervento dei carabinieri, sul posto con gli uomini del Radiomobile. Per il 20enne è scattata la denuncia per furto aggravato, mentre la merce rubata è stata restituita agli addetti del punto vendita.

Stessa sorte capitata alla bici, rubata nei giorni scorsi a Empoli e recuperata grazie allo spirito di iniziativa della sua legittima proprietaria. La donna, residente in città, si era vista sparire da sotto casa la sua ‘cara’ due ruote, ma non si era data per vinta, decisa a riaverla. Anche perché quella bicicletta, oltre a essere un oggetto a cui era legata affettivamente, era pure piuttosto costosa. Dopo aver chiesto in giro e setacciato qua e là le strade della zona, ieri mattina ha fatto la ‘felice’ scoperta: la sua bici era all’esterno di un centro profughi nella zona di Cerreto Guidi, a quanto pare «a disposizione» di uno degli ospiti.