Altro colpo della banda del tombino. Razzìa di capi dal “Santini”

Ladri scatenati al ristorante “Sciabolino”: due furti in pochi giorni

Carabinieri (Foto archivio)

Carabinieri (Foto archivio)

Empoli, 21 gennaio 2018 - UN TOMBINO usato a mo’ di passepartout, le braccia per arraffare quanti più capi possibili. Una razzìa messa a segno in tutta fretta, a causa dell’allarme scattato non appena i banditi hanno abbattuto una delle vetrate del negozio Santini Confezioni di via Giuntini a Empoli. E’ successo nella serata di venerdì. Non erano ancora le 22, ma la zona commerciale dove hanno sede negozi e uffici era già deserta, complice anche il week end alle porte. I ladri hanno agito rapidissimi. Sono arrivati e hanno risolto la ‘questione’ porta: hanno raccolto dalla strada un ‘coperchio’ in ghisa di quelli impiegati per chiudere i tombini e lo hanno scaraventato contro la vetrata. Sono, quindi, entrati all’interno, in due, con il cappuccio calato su testa e volto, e si sono diretti agli espositori più vicini alla porta. Hanno stretto tra le braccia una cinquantina di capi in pelle ed ecopelle, merce per qualche migliaio di euro la cui stima è in corso di quantificazione. Hanno agguantato il cassetto del registratore di cassa con all’interno pochi spiccioli e sono fuggiti a piedi per poi allontanarsicon un mezzo, forse con l’aiuto di un complice. Un palo, con ogni probabilità, rimasto all’esterno, magari in macchina o su un furgone, pronto a farli fuggire lasciandosi alle spalle una scia di danni. L’attività ieri mattina era aperta, a testimoniare la serata di scorribande, la vetrata scalfita. Al vaglio dei carabinieri ci sono i filmati registrati dalle telecamere interne. Saranno visionate anche quelle situate lungo le potenziali via di fuga dei ladri. Non è escluso siano gli stessi che hanno colpito nelle scorse settimane in via Cellini. Le indagini proseguono alla ricerca di indizi utili per individuare i due incappucciati.

Non i soli in azione negli ultimi giorni. Lo sanno bene i titolari della trattoria Sciabolino. In via d’Ormicello, in meno di una settimana, hanno ricevuto ben due ‘visite’. La prima mercoledì (era il 10 gennaio), la seconda il lunedì successivo. In entrambi i casi, l’intruso, forse lo stesso, si è intrufolato dal retro del ristorante. Mentre il personale era impegnato a servire ai tavoli, ha superato il cancello riservato ai fornitori, è entrato nei locali di servizio e si è dato da fare. «Nel primo caso – racconta Cinzia, moglie del titolare Fabrizio Bagni – erano le 17.30. Si è infilato nello spogliatoio dei dipendenti, ha rovistato negli armadietti e rubato un portafogli. Il lunedì, intorno alle 15.30, si è concentrato sulla cassa: meno male avevamo pagato alcuni fornitori e c’erano soltanto pochi euro». I ristoratori hanno ricostruito l’accaduto guardando i filmati della videosorveglianza e hanno subito preso provvedimenti. «Abbiamo chiuso i cancelli e le porte sul retro – spiega ancora Cinzia– Si prova rabbia e dispiacere, ma soprattutto c’è paura. Cosa sarebbe potuto accadere se ci fossimo trovati a tu per tu con il ladro?». Una domanda che fa venire i brividi.

Samanta Panelli