Incendio, palazzo evacuato: due feriti, salvato un cagnolino / FOTO

Paura in un condominio ad Avane

Paura per l'incendio divampato ad Avane (Foto Gianni Nucci/Germogli)

Paura per l'incendio divampato ad Avane (Foto Gianni Nucci/Germogli)

Empoli, 17 maggio 2017 - Quattro persone tratte in salvo dai vigili del fuoco, due trasportate in ospedale. Un appartamento inagibile e un intero condominio evacuato. E’ il bollettino del pomeriggio di terrore e fiamme scoppiato intorno alle 19 di ieri, al civico 1 di via Manetti ad Avane. L’incendio si è sviluppato in un’abitazione al secondo piano di una palazzina da 20 case popolari, due delle quali pare disabitate.

A dare l’allarme una passante preoccupata dalle fiamme minacciose provenienti dall’appartamento: all’interno c’era una 30enne. «Aiuto, aiuto», gridava disperata da una finestra: sembra che stesse dormendo e che si sia svegliata tra fumo e lingue di fuoco. Un incubo. Provvidenziale l’intervento dei pompieri con autoscala, uomini e mezzi dal Terrafino: erano stati allertati i colleghi di Petrazzi, ma il loro ausilio non è stato necessario. 

Rapidi, hanno raggiunto la giovane in trappola, le hanno messo una maschera sul volto e l’hanno tratta in salvo con altre tre persone nello stabile of limits per l’alta concentrazione di fumo: in via Manetti un’ambulanza della Misericordia di Empoli e l’automedica si sono presi cura della 30enne e di un uomo, rientrato, incurante del pericolo, per salvare il suo cane. Entrambi sono rimasti intossicati e sono finiti al San Giuseppe in osservazione.

La foto del cagnolino salvato

Il cagnolino salvato dall'incendio scoppiato in una palazzina ad Avane (Foto Gianni Nucci)
Il cagnolino salvato dall'incendio scoppiato in una palazzina ad Avane (Foto Gianni Nucci)

Le fiamme, oltre a rendere inagibile la casa al secondo piano, hanno raggiunto anche il terrazzo soprastante. Spegnimento e bonifica sono andati avanti fino a notte, con i condomini fuori casa e tutte le utenze disattivate. Da Firenze sono arrivati gli uomini del Nucleo nucleare, biologico, chimico, radiologico per verificare la ‘vivibilità’ del palazzo.

Le verifiche sono andate avanti fino a notte per permettere alle famiglie di tornare a casa in sicurezza. Il tutto sotto gli occhi del sindaco Brenda Barnini, dell’assessore Arianna Poggi e del presidente di Publicasa, Vincenzo Mollica. Resta da accertare che cosa abbia provocato le fiamme nell’abitazione dove la 30enne vive con i genitori e tre fratelli: l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un corto circuito avvenuto nella zona giorno.