Furti e rapine: occhio, i ladri non vanno in vacanza

Parla il capitano dei carabinieri Giorgio Guerrini: «Controllo di vicinato e videosorveglianza»

Il capitano Giorgio Guerrini

Il capitano Giorgio Guerrini

Empoli, 29 giugno 2017 - «Il primo passo per tenere alla larga i ladri è tenere a mente che non vanno mai in vacanza». Può sembrare una banalità, ma non lo è: la consapevolezza è determinante a maggior ragione quando in ballo c’è la sicurezza. A sottolinearlo è il capitano Giorgio Guerrini, comandante della Compagnia carabinieri di Empoli. Anche lui è impegnato negli incontri a tappeto della campagna di prevenzione furti.

Capitano Guerrini, i furti sono l’emergenza del momento?

«Non parlerei di emergenza. La situazione rispetto allo scorso anno è stazionaria».

C’è una geografia dei colpi?

«Gli autori dei furti in abitazione sono il più delle volte bande in arrivo da fuori, di passaggio. Quindi, prendono di mira una zona, vedi lo scorso anno Cerreto Guidi o Vinci piuttosto che Fucecchio a inizio 2017».

In Valdelsa a essere ‘visitate’ nelle ultime settimane sono le strutture ricettive...

«Ci sono stati casi ai danni di agriturismi della zona. Di fatto, si tratta sempre di appartamenti. Le misure di ‘difesa’ sono importanti».

Ma come ci si difende?

«Il primo consiglio è collegare il sistema antifurto dell’abitazione con il 112: non ci sono costi e ci permette di accorciare i tempi di intervento».

Che significa?

«Significa raggiungere la struttura attaccata dei ladri in tempi utili per individuare i responsabili o, comunque, per evitare altri furti nella stessa strada».

Prevenzione e presidio sono le vie da percorrere?

«E’ così. Come è importante la presenza della videosorveglianza urbana, un deterrente per il ladro e uno strumento utile alle indagini. E poi c’è la collaborazione dei cittadini preziosissima».

Si riferisce al controllo di vicinato?

«Sì, inteso come osservazione in sicurezza, non certo ronde. Il cittadino può fornirci segnalazioni, non c’è alcuni rischio nel farlo».

Quindi tenere d’occhio il quartiere è un primo step. E la casa come si rende sicura?

«Oltre ad allarme e telecamere, ci sono piccoli accorgimenti da non sottovalutare come inserire il blocco alle serrande e tenere le finestre chiuse. Senza una grata di protezione, non sono immuni da intrusione neppure se ai piani superiori dei palazzi. Detto questo, è sempre utile lasciare una luce piuttosto che la tv accesa nel caso si esca. Buio e silenzio sono inviti».

E in caso di assenza prolungata?

«Prima di tutto serve riservatezza: è bene dire a pochi e fidati che resteremo fuori a lungo, chiedendo magari al vicino di ritirare la posta dalla nostra cassetta delle lettere. E un dettaglio di non poco conto: non fare troppa pubblicità dei propri spostamenti sui ‘social’».