Tre avventurieri e una Fiat 128. Giro di 18 Paesi per la solidarietà

L’equipaggio al via da Fucecchio per partecipare al ‘Mongol Rally’

L'equipaggio che partecipa al Mongol Rally da Fucecchio. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Ge

L'equipaggio che partecipa al Mongol Rally da Fucecchio. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Ge

Fucecchio, 10 luglio 2017 - Che cosa hanno in comune un meccanico, un informatico e una disegnatrice grafica? Di sicuro la passione per le avventure. Il resto lo scopriranno nei circa 40 giorni che trascorreranno insieme a bordo di una Fiat 128 del 1978 percorrendo qualcosa come 16mila chilometri. L’improbabile trio, formato da Guido Santini, Claudio Benvenuti e Paola Adame, è uno degli equipaggi che parteciperanno al «Mongol Rally», la più grande avventura automobilistica non competitiva del Pianeta e a scopo di beneficenza. La squadra è stata goliardicamente ribattezzata «Team Honeymoon + Guido», perché due dei componenti, Claudio e Paola (di origini messicane) si sono recentemente sposati e il terzo, Guido, si trasformerà nel loro autista in questa strana luna di miele. Il 13 luglio partiranno da Fucecchio per raggiungere Londra da dove scatterà il rally. Il traguardo è Ulan Bator in Mongolia. Il trio attraverserà oltre 18 Paesi e due continenti, superando montagne, sconfinati pianure russe e steppe semidesertiche. L’intero itinerario (considerando la tappa Fucecchio-Londra) toccherà infatti Italia, Svizzera, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaijan, Kazakistan, Russia e Mongolia.

Il ‘bello’ del viaggio è che non potranno essere usati navigatori satellitari: ogni team è lasciato al suo destino, libero di scegliere la propria rotta. Le regole sono poche, semplici e assurde. Il mezzo usato per compiere l’impresa deve avere almeno 10 anni di vita e non superare i 1200cc di cilindrata. «La macchina alla quale abbiamo affidato le nostre speranze – racconta il trio – è una Fiat 128 del 1978. Per più di 39 anni la nostra Wilma, questo è il suo nome, è stata fedele al suo unico proprietario, fino a quando, pochi mesi fa, l’abbiamo comprata noi al prezzo di 500 euro. Si tratta del modello 1100 CL da ben 56 cavalli. Fu la prima Fiat a trazione anteriore e nel 1970 vinse anche il premio come miglior auto dell’anno». Riconoscimenti a parte, i tre fucecchiesi sanno bene che per questa avventura conterà soprattutto la fortuna: «Delle 343 squadre iscritte, statisticamente circa 100 non arriveranno a destinazione e noi non vorremmo certo essere fra quelle. E poi – sottolineano – decidendo di unirci a questa impresa disperata, ci siamo presi l’impegno di donare almeno 1200 euro all’associazione ambientalista Cool Earth».