Castelfiorentino: la grande paura. Gente in strada, anziani evacuati / FOTO

Momenti di panico in tutto l’Empolese Valdelsa ma piccoli danni

Terremoto a Castelfiorentino. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Terremoto a Castelfiorentino. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 26 ottobre 2016 - La sedia che trema. Gli sguardi che si incrociano e la ricerca, ansiosa, di conferme che «No, non è il terremoto». Ieri sera, ore 18.53 quelle conferme sono venute meno: il terremoto è tornato a scuotere l’Empolese. O meglio, soprattutto la Valdelsa, scatenandosi sul versante sud est di Castelfiorentino. La fetta di paese che guarda Certaldo. La scossa si è sentita forte e chiara, come pure il terrore che ha attanagliato le gole di chi era a casa o al lavoro. Centinaia di persone hanno lasciato le stanze nelle quali si trovavano per riversarsi in strada, alla ricerca di un luogo sicuro dove mettersi al riparo. A Castelfiorentino, Certaldo e Montespertoli, i più vicini all’epicentro insieme a Gambassi Terme. Ma il terremoto si è fatto sentire anche a Empoli e nel Valdarno, toccando duro anche la Valdinievole.

Sisma è sinonimo di paura da sempre, ancor più – ammettiamolo – da quel maledetto 24 agosto in cui ha raso al suolo deliziosi borghi dell’Italia centrale, uno tra tutti Amatrice. La ferita è ancora aperta. E ieri pomeriggio, in quei pochi istanti in cui pavimento e lampadari ballavano, la memoria è corsa lì, lesta e allarmante. Fortunatamente, la conta dei danni – le ultime verifiche proseguiranno nella giornata di oggi – appare ‘confortante’: segnalate alcune crepe in edifici soprattutto in zona Castelfiorentino, ma niente di apparentemente serio. Anche se per cantar vittoria sono necessari gli accertamenti dei vigili del fuoco. Come quello svolto, in tarda serata a Castelnuovo d’Elsa: coadiuvata dai carabinieri, una squadra è intervenuta in via Coianese per valutare l’agibilità di un’abitazione. Ai civici 2, 6 e 10 alcune famiglie sono rimaste in strada per ore, a rassicurarle nella notte il sindaco e un tecnico comunale: è seguita poi la verifica degli immobili da parte dei vigili del fuoco dalla quale non è risultata alcuna inagibilità. Scuole aperte, edifici pubblici lo stesso: questo quanto deciso ieri sera. Nessun intoppo nelle strutture ospedaliere, con il personale, dentro e fuori, pronto a tranquillizzare e intervenire laddove ce ne fosse bisogno. Come a Certaldo, dove si è verificato un attacco di panico. A Castelfiorentino è stata evacuata durante la cena la casa di riposo «Pablo Neruda»: dopo la verifica strutturale - durata circa un’ora - gli ospiti hanno fatto ritorno nelle loro stanze. Il tutto sotto gli occhi del sindaco Alessio Falorni, impegnato in un filo diretto ‘social’ con i cittadini. «Capisco un po’ di paura – ha scritto inorno alle 19 – Cerchiamo di mantenere la calma: per il momento non abbiamo notizie negative. Resto a vostra disposizione. Cerco di tenervi informati sulle evoluzioni». Parole di vicinanza che hanno fatto piacere ai castellani.Meno soli davanti a un sisma reso ancor più ‘temuto’ dalla notte alle porte. A seguire evacuazione e assistenza anche il personale del 118: la centrale operativa Empoli Pistoia ha monitorato l’attività, forte della presenza di un’automedica. I soccorsi si sono attivati tempestivi, mentre i telefoni delle centrali operative di carabinieri, polizia e vigili del fuoco venivano presi d’assalto. Tanto la sala operativa della Protezione civile dell’Unione dei tanto quella della polizia municipale si sono attivate, la prima attenta a coordinare le verifiche in edifici pubblici e privati.

Tra le criticità, poi risoltesi in fretta, la scuola «Machiavelli» di Montespertoli: nessun danno, ma è stata avvertito un forte odore di gas. Municipale e vigili del fuoco, insieme al Comune, hanno effettuato una verifica. Per ragioni di sicurezza è stato disattivato l’impianto di approvvigionamento. Una precauzione rivelatasi inutile dopo il sopralluogo e il collaudo della tubazione: non è stata riscontrata alcuna perdita. Oggi, alla luce del sole, sono previsti ulteriori tour, mentre l’interrogativo è uno: succederà ancora? «Nessuno può dare una risposta certa. La probabilità, tuttavia, che un evento accada nuovamente stanotte (ieri ndr) non è molto diversa da quella che ci accompagna tutto l’anno», il messaggio di Paolo Masetti, sindaco montelupino delegato alla Protezione civile dell’Unione. Il terremoto è imprevedibile.