La Maestrelli di nuovo occupata. E’ saltato l’accordo sui ‘preavvisi’

Intanto gli operai procedono con la costituzione della cooperativa

Gli operai della Cartotecnica (Fotocronache Germogli)

Gli operai della Cartotecnica (Fotocronache Germogli)

Vinci, 19 aprile 2017 - Dopo la schiarita dei giorni precedenti la Pasqua, tornano a incrinarsi i rapporti tra la proprietà della Cartotecnica Maestrelli e le rappresentanze sindacali che seguono la crisi dell’azienda. Quella di ieri doveva essere una giornata importante per i 33 lavoratori che attualmente si trovano impiegati nella fabbrica di espositori e imballaggi con sede in viale Togliatti a Sovigliana, ma l’accordo per i licenziamenti cercato dai sindacati con l’ad Cesare Michelin è saltato.

«Ci ha risposto che la procedura per liberare i dipendenti che ne facessero richiesta senza costringerli a pagare il preavviso doveva essere discussa prima col giudice – spiega Salvatore D’Amico della Cgil – e a noi questo non sta bene. Avevamo concordato altro, ma lui parla di fraintendimento e i dipendenti, per l’ennesima volta, si sono sentiti presi in giro. Per questo va avanti l’occupazione». La nuova frattura arriva dopo l’annuncio di un miglioramento nelle relazioni a margine dell’incontro in Regione della scorsa settimana e la decisione di ammorbidire il presidio, un presidio che però a questo punto torna nuovamente ad inasprirsi. Una nuova delegazione di operai ha dormito anche stanotte all’interno dei cancelli della fabbrica per sorvegliare i macchinari e i materiali rimasti. Ma cosa chiedevano i lavoratori? In pratica volevano la possibilità, per coloro che nel frattempo hanno trovato, o stanno trovando, occupazioni alternative, di licenziarsi senza preavviso, che nel caso della Maestrelli è anche piuttosto oneroso (si va da uno a quattro mesi). In altre parole, i dipendenti volevano la possibilità di andarsene senza dover pagare alla ditta la cosiddetta indennità: considerando la crisi e le difficoltà nel trovare nuove occupazioni a tempo indeterminato, per gli operai era un aspetto molto importante.

Scaduti i termini per l’accordo sindacale, si tornerà quindi a discutere della procedura di licenziamento collettiva al tavolo istituzionale dell’area metropolitana. Parallelamente va avanti il processo per la costituzione della cooperativa che potrebbe rilevare la Maestrelli e dare così continuità sia alla produzione aziendale che al lavoro di molti dei 33 dipendenti. Il percorso ha subìto un’accelerata nelle ultime ore e Legacoop, a cui gli operai hanno affidato il mandato la settimana scorsa, potrebbe riuscire a formare la cooperativa prima del week-end. A quel punto gli operai diventeranno interlocutori al tavolo tecnico per capire se la strada è percorribile e se la cartotecnica ha davvero tutte le ragioni per andare avanti. Potrebbe essere davvero l’ultimo tentativo per salvare un’azienda ferma ormai da più di un mese e sempre più vicina alla chiusura definitiva.