Calcio giovanile, maxi-rissa, coinvolti genitori, l’Avane: "Falso il referto dell’arbitro"

La società contrattacca dopo la raffica di squalifiche

Il direttore sportivo dell’Avane, Carlo Zani, ha annunciato la volontà del club di ottenere giustizia

Il direttore sportivo dell’Avane, Carlo Zani, ha annunciato la volontà del club di ottenere giustizia

Empoli, 25 febbraio 2017 - «Il referto arbitrale con cui è stato redatto l’ultimo bollettino ufficiale del Comitato Provinciale Figc di Firenze ha raccontato il falso». Questa l’accusa mossa dalla Polisportiva Avane verso la maxi squalifica di 13 suoi ragazzi della squadra Allievi 2000 dopo la sospensione della gara di sabato scorso a Firenze, valevole per il campionato di categoria, contro la Florence a cui sono stati a sua volta squalificati ben 15 giocatori. «Tanti ragazzi e genitori mi hanno chiamato indignati – dice il direttore sportivo della società Carlo Zani – per quanto emerso dal comunicato ufficiale perché non c’è stato nessun far-west. Solo un nostro ragazzo ha abbandonato il terreno di gioco per recarsi in tribuna per difendere il padre dopo un diverbio, nato sembra per le provocazioni di alcune persone estranee alle due squadre. E non i 25 calciatori indicati dal bollettino. Sicuramente sugli spalti una zuffa c’è stata ma, per quanto riguarda i ragazzi in campo, tutti gli altri sono rimasti al loro posto, tenendo un comportamento esemplare e facendo in modo che una rissa di pochi secondi non sfociasse in qualcosa di peggio».

«Io non ero presente – sottolinea Zani –, ma sia l’allenatore e i dirigenti della nostra squadra che quelli della Florence, con cui ci siamo confrontati, mi hanno confermato che è stato il direttore di gara, un giovane probabilmente neanche ventenne, che tremante per la paura di quello che poteva succedere ha fatto presente la propria intenzione di sospendere la gara trovando giustamente l’appoggio di entrambe le società, visto che non c’erano più le condizioni per proseguire. Quindi – continua il diesse giallonero – siamo rimasti tutti alquanto sorpresi di tale bollettino, tanto che stiamo valutando di fare un ricorso congiunto insieme al club fiorentino».

«Come società – conclude – riteniamo lesa la nostra immagine da un referto totalmente inventato e inspiegabile. Cerchiamo di insegnare ai nostri ragazzi quei valori necessari per diventare uomini ancor prima che calciatori e, quando ci sono stati episodi spiacevoli, siamo stati i primi a intervenire anche verso i nostri tesserati. Ora intendiamo muoverci in tutte le sedi possibili per pretendere una completa ritrattazione di quanto scritto dall’arbitro nel suo referto».