Accoltellato in casa, un gesto senza perché. I tre vivevano insieme dal 1999 / FOTO

La Asl seguiva il loro reinserimento. La convivenza era parte di un progetto riabilitativo

Avane, accoltellamento in una casa (foto Gianni Nucci/Germogli)

Avane, accoltellamento in una casa (foto Gianni Nucci/Germogli)

Empoli (Firenze), 15 gennaio 2017 - Una casa, dove i tre convivevano da anni all’interno di un progetto a carattere riabilitativo. Nessuna struttura psichiatrica, dunque, ad Avane, frazione alle porte di Empoli, ieri mattina, svegliata dal suono delle sirene per il grave ferimento a coltellate di un uomo per mano di uno dei due coinquilini. Ambulanza, automedica, carabinieri: quando erano da poco passate le 8.30, i mezzi di soccorso hanno invaso l’area dove è avvenuto il ferimento. «In un’abitazione privata, dove i tre utenti della salute mentale convivono dal 1999», precisa l’Asl Toscana centro.

"Uno di loro – fanno sapere dalla direzione del dipartimento salute mentale – svolge un inserimento lavorativo in un agriturismo, un altro è dipendente part time di una cooperativa sociale». Il personale della Asl Toscana Centro sottolinea poi che «le tre persone sono ben integrate nel territorio e hanno sviluppato buone relazioni sociali con il contesto ambientale".

Premesso che "finora non erano mai accaduti fatti di questo genere e l’evento, al momento, non ha motivazioni chiare", il dipartimento spiega che "a tante persone che soffrono di disagio psichico è data possibilità di avere ‘una casa da abitare’ con i progetti, attivi su tutto il territorio dell’azienda sanitaria denominati Abitare supportato”.

Nello specifico "si tratta di progetti a carattere riabilitativo, già previsti dalla legge Basaglia, nell’ambito dei quali è sempre attivo il monitoraggio da parte dei servizi di salute mentale". Un dettaglio di non poco conto.

"Le persone alle quali è offerta questa possibilità devono aver raggiunto un livello di autonomia tale da consentire loro una vita indipendente e la convivenza con altri – sottolineano dalla Asl – Queste persone, pur continuando a fare riferimento ai servizi dell’unità funzionale Salute mentale adulti che li sostiene nel percorso di autonomia sociale ed economica, di integrazione e in base alle necessità, vivono autonomamente".

In pratica, la Salute mentale fornisce supporto alle esperienze di autonomia abitativa attraverso la supervisione continua del personale del Centro di salute mentale e attraverso una cooperativa di servizi convenzionata che, a fasce orarie, è presente per fornire sostegno allle ‘faccende’ quotidiane. Da qui il dispiacere del dipartimento di salute mentale "per i fatti accaduti che saranno accertati dagli organismi competenti, evidenziando però che, all’interno di un qualsiasi nucleo abitativo, anche non a carattere riabilitativo, possono comunque verificarsi fatti imprevisti. Anche negativi".