A suo figlio servono 6.500 euro . Ma la madre non ci casca e la truffa fallisce

Nel mirino una 46enne di Vinci: in azione falso carabiniere e avvocato

I carabinieri di Vinci hanno avviato le indagini

I carabinieri di Vinci hanno avviato le indagini

Vinci, 5 ottobre 2016 - "Signora, sui figlio è in stato di fermo: per essere rilasciato gli servono 6.500 euro". Motivazione classica esattamente come la richiesta, ossia contanti. Un copione ben noto ai truffatori via telefono che, nei giorni scorsi, sono stati scoperti e neutralizzati da una 46enne di Vinci: accortasi del pericolo, non ha creduto alla storia dell'avvocato in coppia con il maresciallo dei carabinieri. L'episodio, denunciato dalla 46enne ai carabinieri della stazione locale impegnati nelle indagini, è avvenuto lunedì intorno a mezzogiorno.
La donna ha raccontato di esser stata contattata telefonicamente da un sedicente avvocato e da un maresciallo dei carabinieri. Dopo averle spiegato che il figlio si trovava in stato di fermo perché aveva provocato un incidente stradale ed era privo di copertura assicurativa, le avevano chiesto ben 6.500 euro per il rilascio. La donna, dopo aver riagganciato, memore dei 'consigli' che le forze dell'ordine costantemente danno anche attraverso gli organi di informazione, ha intuito che potesse trattarsi di una truffa.
Quindi, ha prontamente contattato il figlio: il giovane si trovava regolarmente al lavoro